Bradley Wiggins, uno dei volti più iconici del ciclismo britannico, ha rivelato pubblicamente di essere stato dipendente dalla cocaina nei difficili anni seguiti al suo ritiro dalle competizioni nel 2016. In un'intervista al quotidiano britannico The Observer, il vincitore del Tour de France 2012 ha confessato di aver toccato il fondo, arrivando a mettere a rischio la propria vita e a spezzare i rapporti più importanti della sua esistenza. "Sono fortunato ad essere ancora vivo. A volte mio figlio pensava che mi avrebbero trovato morto la mattina dopo", ha dichiarato con voce carica di emozione Wiggins.
La discesa nell'abisso dopo i trionfi
Bradley Wiggins, celebre per le sue cinque medaglie d'oro olimpiche tra Atene 2004 e Rio 2016 e primo britannico a vincere il Tour de France, ha raccontato come il ritiro dallo sport abbia innescato in lui una profonda crisi personale. "Ero un tossicodipendente, ma le persone non se ne accorgevano. Ero fatto per la maggior parte del tempo, è stato così per anni", ha raccontato. La cocaina, ha spiegato, è diventata un modo per anestetizzare il dolore, colmare in parte un vuoto lasciato dalla fine della carriera sportiva. L'ex campione ha inoltre ammesso che la dipendenza è stata alimentata anche da un forte senso di odio verso sè stesso. "Non ero la persona che volevo essere. Mi sono reso conto che stavo ferendo molte persone intorno a me. Provavo già molto disprezzo per me stesso, ma lo stavo amplificando. Era una forma di autolesionismo e autosabotaggio."
La rinascita: "Ho smesso un anno fa"
Dopo anni di dipendenza e isolamento emotivo, Wiggins ha finalmente deciso di affrontare i propri demoni e intraprendere un percorso di recupero. "Ho smesso di drogarmi un anno fa", ha dichiarato. Un passo fondamentale verso la ricostruzione della sua vita e della sua identità, oggi lontana dalla ribalta sportiva ma forse più autentica e consapevole. La confessione pubblica dell'ex ciclista si aggiunge a una lunga serie di testimonianze di atleti che, una volta lontani dalla pressione e dalla disciplina dello sport d'elitè, si trovano a dover affrontare profonde crisi interiori. Wiggins, oggi quarantaquattrenne, spera che il suo racconto possa aiutare altri a cercare aiuto prima che sia troppo tardi.