Un antipasto di Tour de France con tre chef d'eccezione. Archiviato il Giro d'Italia sta per partire il Giro del Delfinato 2025, corsa di preparazione per eccellenza alla Grande Boucle. Da oggi (domenica 8) a domenica 15 giugno: otto tappe per tutti i gusti attraverso l’antica provincia francese del Delfinato, che oggi corrisponde circa ai dipartimenti dell’Isère, della Drôme e delle Alte Alpi. E a differenza del Giro ci saranno tutti i big. E quando parliamo di big intendiamo Tadej Pogačar (UAE Team Emirates-XRG), Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike) e Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) che nella loro carriera, si sono ritrovati a correre uno contro l’altro solo in 5 occasioni. Non al Giro dicevamo che però ha mantenuto la sua popolarità e fatto conoscere al grande pubblico ciclisti importanti come Yates, Carapaz e Del Toro.
I tre favoriti, ma occhio al nostro Milan
Tolto il Tour de France dello scorso anno, in cui finirono primo, secondo e terzo, il trio delle meraviglie di cui parlavamo prima si è incrociato al Giro dell’Emilia e a Il Lombardia del 2021, quando però nessuno dei tre era ancora la superstar che è oggi, alla Tirreno Adriatico 2022 (vinta da Pogačar) e alla Freccia Vallone dello stesso anno, dove andarono tutti e tre male. Un nuovo capitolo della rara sfida dei tre corridori universalmente riconosciuti come i migliori al mondo per le corse a tappe è in programma al Giro del Delfinato, in un antipasto di quanto vedremo a luglio alla Grande Boucle e poi al Mondiale in Ruanda.Tra i corridori veloci spicca la presenza di Jonathan Milan (Lidl Trek), che metterà della buona fatica sulle gambe prima del Tour, e poi Pascal Ackermann (Israel-PremierTech), Paul Penhoët (Groupama-FDJ), Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility) e il nostro Matteo Trentin (Tudor). Fari anche su Jonathan Milan, anche lui grande assente al Giro e ora voglioso di successi.
Il percorso: lo spartiacque è alla quarta tappa
Il Delfinato è tutt'altro che semplice. Si parte con una frazione nervosa, la Domérat - Montluçon di 196 km, che sul piatto mette 7 GPM di 4a categoria negli ultimi 90 km, l’ultimo dei quali, la Côte de Buffon (600 metri all’8,8%), a meno di 7 km dall’arrivo. Potrebbe essere sprint, ma i velocisti dovranno stringere i denti più del solito. Discorso simile per la Prémilhat - Issoire di 205 km, con 6 GPM blandi disseminati lungo tutto il percorso e un arrivo allo sprint che appare ancor più probabile, visto che l’anello finale di 47 km presenta solamente un paio di facili côtes. Anche la terza tappa, la Brioude - Charantonnay di 207 km, non è di facile lettura. In particolare, è la Côte de Château Jaune (1,2 km al 9,5%) a destare interesse, visto che andrà affrontata a meno di 20 km dall’arrivo e per gli sprinter non sarà affatto facile tener duro, a maggior ragione se verrà affrontata a mille all’ora come ci si può aspettare. Il primo spartiacque in ottica classifica generale arriverà con la cronometro del quarto giorno, la Charmes-sur-Rhône - Saint-Péray di 17,4 km