Jonathan Milan, ma non solo. Lui, Ganna, un gruppo di giovani che sta completando un processo di maturazione, come ha dimostrato la classifica finale dell'ultimo Giro d'Italia. E i numeri del movimento, circa 13 milioni di praticanti, un esercito di appassionati a cui la Federazione si rivolge con progetti importanti, che presto verranno messi in campo, su pratica di base, tesseramento, sicurezza stradale, attività delle Nazionali. Insomma, il ciclismo italiano fa sul serio. E non si può non partire da Jonathan Milan. Il 24enne friulano ha piazzato un acuto molto importante, aggiudicandosi la seconda tappa del Delfinato. Una volata inarrestabile sul traguardo di Issoire, sbaragliando la concorrenza di Fred Wright e Mathieu Van Der Poel dopo una tappa lunga 204 chilometri in cui ha superato le difficoltà in salita, prendendosi anche la testa della classifica generale. Una vittoria che vale doppio, perché il segnale agli avversari è forte e chiaro: per il Tour de France c’è anche lui.
Milan e l’obiettivo maglia gialla al Tour de France
Che la Grande Boucle fosse il grande obiettivo della stagione di Milan è cosa risaputa. In particolare, nel mirino c’è il sogno di uscire dalla prima tappa della corsa francese con indosso la maglia gialla. Per Jonathan, che vanta già ori mondiali e olimpici e tappe al Giro, si tratterebbe di un ulteriore tassello di una carriera che lo vede tra i migliori velocisti al mondo. La potenza che riesce a esprimere sarà un ingrediente fondamentale per puntare alla prima tappa di Lille, disegnata per favorire gli sprint di gruppo. La tappa vinta al Delfinato conferma che Milan è pronto fisicamente e che è sulla strada giusta per riuscire nell’intento, anche se la concorrenza, chiaramente, non manca.
“Milan miglior velocista al mondo”, parola di Dagnoni
Anche Cordiano Dagnoni, il numero uno della Federazione ciclistica italiana, si è espresso in prima persona per complimentarsi con Jonathan Milan, definito senza giri di parole “il miglior velocista del mondo: sono convinto che presto comincerà a dimostrarlo con regolarità. Jonathan - prosegue il presidente Fci - è un atleta di grande talento, un bravo ragazzo e un professionista esemplare, che ha sempre la voglia di migliorarsi”. D’altronde, Milan è da tempo colonna dell’inseguimento e della pista. "Noi lo abbiamo visto crescere, fino a diventare uno dei pilastri del nostro quartetto e della Nazionale". La carriera di Jonathan è un manifesto di quanto "l’attività indoor sia importante nella formazione di un ciclista completo, ed è proprio questa consapevolezza che ha guidato la recente riorganizzazione dei nostri quadri tecnici – ha aggiunto Dagnoni –. I risultati stanno arrivando, anche grazie ai tanti giovani pronti ormai al definitivo salto di qualità”.