Corriere dello Sport

LIVE

Festa Longo Borghini, il Giro è ancora suo. Il ciclismo italiano torna protagonista

foto
Festa Longo Borghini, il Giro è ancora suo. Il ciclismo italiano torna protagonista LAPRESSE
La campionessa piemontese conferma il successo del 2024. Milan battuto in volata al Tour ma sempre più in maglia verde. Dagnoni: "Elisa straordinaria, movimento di altissimo livello"

L’Elisa sempre più nazionale bissa il successo del 2024 e conquista un’altra edizione del Giro d’Italia Women. A 33 anni, la Longo Borghini è la prima italiana dopo la Luperini (1998) a portarne a casa due consecutive. Una carriera incredibile, che non accenna a fermarsi, 53 vittorie, due Giri d’Italia, due Fiandre, una Roubaix, due bronzi olimpici, tre mondiali. Nell’ottava e ultima tappa, da Forlì a Imola, vinta dalla tedesca Lippert, Elisa resta incollata dal primo all’ultimo metro alla ruota della svizzera Rousser, che alla fine in classifica resterà distante 18 secondi. Festa grande per la campionessa italiana dopo l’arrivo sul traguardo del circuito Enzo e Dino Ferrari, abbracci con le nipoti e il marito e allenatore Jacopo Mosca, mentre la Rousser, partita per vincere questo Giro, non riusciva a nascondere la delusione. “È stato un viaggio incredibile – racconta, emozionata, la Longo Borghini prima di essere premiata sul podio dal presidente Fci Cordiano Dagnoni -, siamo andate sempre a tutta, ci abbiamo creduto ogni giorno”. Un’impresa che Elisa vuole condividere con le compagne della Uae. “La squadra ha fatto un lavoro eccezionale, questa vittoria è il risultato di giorni e giorni di allenamenti duri, non potrei essere più grata alle mie compagne: senza di loro non indosserei questa maglia rosa”.

Movimento di altissimo livello

Arrivano i complimenti del presidente federale Cordiano Dagnoni, che ha seguito l’ultima tappa dall’autodromo di Imola. “Elisa è un’atleta straordinaria, una professionista esemplare e un esempio di caparbietà – racconta -. Ha compiuto una grandissima impresa, bissando il successo dell’anno scorso. Oggi ha difeso con le unghie e con i denti la maglia rosa che aveva conquistato ieri”. Un’impresa che farà da traino a tutto il movimento. “La Longo Borghini è la guida di un movimento femminile di altissimo livello, che gradualmente sta ottenendo anche l’attenzione mediatica che merita, per cui la Federazione lavora ogni giorno. Per noi è importantissimo rendere visibile al grande pubblico questo straordinario movimento”.

Segnali di vitalità

Ora, per la Longo Borghini, appuntamento al Tour de France, che non ha mai vinto. “Vado per qualche vittoria di tappa, certo a questo punto un pensierino alla classifica generale lo farò”. Ieri, tra gli uomini, una tappa incredibile, che solo il Tour sa regalare. Van der Poel, uno dei fenomeni di questa generazione, ripreso a un amen dal traguardo dopo centosettanta chilometri di fuga, ventagli che hanno spezzato in due il gruppo, volata finale complicatissima, Milan battuto al fotofinish da Merlier, ma confermatissima maglia verde. “Mi auguro che la possa portare fino a Parigi, comunque arrivano segnali di grande vitalità da tutto il ciclismo italiano, a dispetto di chi lo dava per morto”.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi