Si accende la discussione e la polemica sul Tour de France. Mentre l'Italia festeggia la storica vittoria di Milan, dietro il rivale Tim Merlier fa sorgere l'ombra del sabotaggio sull'evento. Il ciclista belga aveva chiuso l'ottava tappa, vinta dall'azzurro, molto lontano dal vertice e che non ha preso parte alla volata finale a causa di una foratura. E proprio su questo episodio sono sorti dubbi e supposizioni.
Tour de France: "Lanciati chiodi in strada": cosa è successo
"Ad una rotonda ho improvvisamente bucato - il racconto di Merlier sull'ottava tappa -, ho provato a proseguire ma poi ho dovuto cambiare bici e non sono più riuscito a rientrare". Molto più dura l'analisi di Kim Andersen, direttore sportivo della Lidl-Trek il team di Jonathan Milan: "Quando ti giochi una volata il desiderio è farlo con i migliori, non che qualcuno resti escluso. Lo scopriremo più avanti, ma non sarebbe la prima volta che qualcuno prova a sabotare un ciclista lanciando oggetti taglienti sulla strada durante il Tour. In un batter d'occhio si sono verificate quattro-cinque forature: poco prima qualcuno ha lanciato dei chiodi in strada, è evidente". Gli fa eco Marc Madiot, team manager della FDJ che in quello stesso punto ha subito una foratura: "Per Paul sarebbe stata una volata fantastica, ma dopo aver bucato era già tutto finito. È davvero molto strano che così tanti ciclisti abbiano forato nello stesso punto. Cosa penso? Evidentemente sono stati lanciati dei chiodi sulla strada".