IL CASO - Successo tra le polemiche per il colombiano Nairo Quintana. Una comunicazione data da Radio Corsa prima della discesa dallo Stelvio, in cui si annunciava la presenza di alcune moto per segnalare ai corridori i pericoli presenti su un tratto di discesa, è stata interpretata in modo differente da diverse ammiraglie, e cioè nel senso di una neutralizzazione della corsa con divieto di sorpassare le 'safety moto'. Quintana ed altri corridori, invece, che hanno interpretato correttamente l'indicazione, sono andati in fuga in discesa approfittando del fatto che altri big della classifica si erano fermati in cima allo Stelvio. "La comunicazione è stata interpretata male da alcune squadre. L'indicazione - spiega il direttore della corsa Mauro Vegni a fine gara - si limitava a segnalare il pericolo di alcune curve in un tratto di discesa rischioso. Non si è mai detto che si neutralizzava la corsa o che non si doveva fare la corsa". Tra i corridori che hanno detto di sapere che la corsa era stata neutralizzata anche l'azzurro Fabio Aru. Tra le squadre che hanno protestato in maniera più veemente la Omega di Uran e la Astana dello stesso Aru.
IL CASO - Successo tra le polemiche per il colombiano Nairo Quintana. Una comunicazione data da Radio Corsa prima della discesa dallo Stelvio, in cui si annunciava la presenza di alcune moto per segnalare ai corridori i pericoli presenti su un tratto di discesa, è stata interpretata in modo differente da diverse ammiraglie, e cioè nel senso di una neutralizzazione della corsa con divieto di sorpassare le 'safety moto'. Quintana ed altri corridori, invece, che hanno interpretato correttamente l'indicazione, sono andati in fuga in discesa approfittando del fatto che altri big della classifica si erano fermati in cima allo Stelvio. "La comunicazione è stata interpretata male da alcune squadre. L'indicazione - spiega il direttore della corsa Mauro Vegni a fine gara - si limitava a segnalare il pericolo di alcune curve in un tratto di discesa rischioso. Non si è mai detto che si neutralizzava la corsa o che non si doveva fare la corsa". Tra i corridori che hanno detto di sapere che la corsa era stata neutralizzata anche l'azzurro Fabio Aru. Tra le squadre che hanno protestato in maniera più veemente la Omega di Uran e la Astana dello stesso Aru.