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Giro d'Italia, il commento della quarta tappa: il gruppo ritrova il pubblico, Lidl-Trek giornata complicata

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Giro d'Italia, il commento della quarta tappa: il gruppo ritrova il pubblico, Lidl-Trek giornata complicata LAPRESSE

Al traguardo Red Bull, fissato ad Ostuni, Roglic ha chiuso terzo guadagnando altri due secondi su Ayuso e tutti gli altri

Alla carovana rosa è bastato rientrare in Italia, in Puglia, nello specifico tra Alberobello e Lecce, per ritrovare il pubblico di sempre, copioso e rumoroso, che in Albania non si era praticamente mai visto, fatta eccezione per qualche scorcio tra Durazzo, Tirana e Valona. Un pubblico talvolta anche pericoloso e indisciplinato, quello italiano, va detto, che talvolta non ha chiaro cosa rischia affacciandosi troppo sulla sede stradale. Sede stradale già di per sé frastagliata e complicata da interpretare. Il circuito finale della quarta tappa, infatti, ha proposto più di un'insidia: restringimenti improvvisi, tunnel, spartitraffico. Non è la prima volta, purtroppo non sarà l'ultima, ma che non ci sia verso fare meglio pare impossibile: ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che i corridori non tirano il freno e che certi scenari (se non tragici, quantomeno drammatici) vanno evitati a monte.

Giro d'Italia, la situazione dopo la quarta tappa 

Van Uden, il vincitore, ha pescato un jolly: buon velocista nelle categorie giovanili, il quasi ventiquattrenne olandese della Picnic non era ancora emerso più di tanto tra i professionisti (quattro vittorie prima di oggi, ma in gare di secondo o terzo piano). Sintomo di un Giro che in volata non ha un padrone, e quindi sono in tanti a poterne beneficiare. Secondo, oggi, il favorito della vigilia, Kooij (Visma), al quale è mancato Van Aert come ultimo uomo. Pedersen, sempre in rosa, ha dovuto accontentarsi del quarto posto, ma considerando la giornata nervosa vissuta da lui e dai compagni di squadra della Lidl-Trek l'importante era portare a casa la pelle, e ci è riuscito. Prima lui e poi Ciccone hanno rischiato grosso, tra rallentamenti e incidenti che li potevano coinvolgere maggiormente, mentre un loro compagno, Kragh Andersen, è proprio finito a terra. Muñoz (Polti VisitMalta) è stato l'unico fuggitivo del giorno: quasi controvoglia, quando si è accorto che nessuno lo seguiva ha scosso la testa, effettivamente viene da chiedersi perché nessuno abbia voluto provarci, fosse soltanto per ritagliarsi qualche ora di notorietà. Al traguardo Red Bull, che oggi era fissato ad Ostuni, la formichina Roglič ha chiuso terzo guadagnando altri due secondi su Ayuso (Uae) e tutti gli altri. Secondo, subito davanti allo sloveno, il compagno più esuberante di Ayuso, vale a dire del Toro: sarebbe interessante capire fino a dove potrebbe spingersi se non dovesse lavorare per qualcun altro...

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