Ancora una tappa decisamente facile che servirà anche a prepararsi ad affrontare le fatiche che compaiono all'orizzonte. Da Potenza a Napoli, 226 chilometri che sembrano avere l'unico compito di preparare la volata finale che si annuncia sulla spettacolare Via Caracciolo del lungomare napoletano.
Giro d'Italia, atteso un arrivo in volata sul lungomare di Napoli
L'altimetria propone, soprattutto nella prima metà, qualche scoglio obbligatorio (il Valico di Monte Carruozzo, 1.136 metri) per lasciarsi alle spalle l'Appennino, poi ancora qualche dente per attraversare l'Irpinia ed infine una lunga discesa verso il mare. Facile immaginare una lunga fase iniziale ad andatura ridotta. L'esito quasi scontato della tappa in una volata, sconsiglia azioni importanti. Ci potrà essere una fuga di corridori in cerca di meritata visibilità, ma è difficile che in una giornata come questa, a conclusione della quale è difficile pensare ad un esito diverso dalla volata di gruppo, ci possano essere azioni di rilievo. Per gli uomini di classifica è una giornata di tranquillo controllo: occhi aperti, ma nella pancia del gruppo a seguire gli eventi.
Scontato quindi un finale di cui si impossesseranno le forti squadre dei velocisti che con l'alta andatura terranno ben chiuso il gruppo ad impedire azioni solitarie e preparare lo sprint finale del loro capitano deputato a conquistare la vittoria finale.
Il lungomare di Via Caracciolo si presta alla più classiche delle volate: rettilineo lunghissimo, strada larga, prevarrà il velocista più potente e nella migliore condizione fisica.