Giro d'Italia, il commento della decima tappa: del Toro perde tanto, Tiberi sempre meglio
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Il messicano ha sì tenuto la maglia rosa, ma adesso Ayuso è a soli 25" e l'italiano, terzo, a 1'01"
La Redazione
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Dopo il caos degli sterrati di domenica, il Giro d'Italia è ricominciato sotto il diluvio universale della cronometro da Lucca a Pisa. Quasi 29 chilometri che, tuttavia, non ogni corridore ha dovuto affrontare sotto la pioggia torrenziale. Quella è toccata agli ultimi a partire, quindi ad Antonio Tiberi (Bahrain) e ai due leader della Uae, Isaac del Toro e Juan Ayuso. Il messicano ha sì tenuto la maglia rosa, ma perdendo tanto: adesso Ayuso è a soli 25" e l'italiano, terzo, a 1'01". Che bel Giro sta disputando Tiberi: sereno e maturo, ogni giorno guadagna qualcosa e per il momento la fortuna lo assiste. È il più solido. Ovviamente i due favoriti per la vittoria finale rimangono Ayuso e Primoz Roglic (Red Bull), che oggi si è portato a 1'18" da del Toro guadagnando praticamente su tutti i diretti avversari. Esce dai primi dieci Egan Bernal (Ineos), mentre ci rimane Giulio Ciccone (Lidl-Trek) al termine di una cronometro affrontata meglio che poteva: adesso è ottavo a 2'07", subito dietro un Simon Yates (Visma) che pur correndo nascondendosi è tra i primi. A testimonianza del grande periodo che sta vivendo la Lidl-Trek, conquista una vittoria prestigiosa anche l'olandese Daan Hoole: la pioggia che ha colpito gli ultimi non lo ha riguardato, è vero, ma a parità di condizioni ha battuto un certo Joshua Tarling (Ineos).