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Giro d'Italia, il commento: Ciccone e Tiberi, maledizione! Ma la corsa continua e il riscatto è lì, sulle grandi montagne

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Giro d'Italia, il commento: Ciccone e Tiberi, maledizione! Ma la corsa continua e il riscatto è lì, sulle grandi montagne LAPRESSE

La competizione prende una nuova piega perché in casa Uae crescono sempre di più le azioni del leader Del Toro mentre scendono quelle dello spagnolo Ayuso

Doveva essere una tappa che in gergo si definisce di “trasferimento” e invece si è rivelata una se non “la” frazione più insidiosa e significativa di un Giro sempre più incerto. Una caduta sul selciato reso viscido dalla pioggia ha infatti spezzato il gruppo e i sogni di non pochi corridori rimasti a terra e poi attardati all'arrivo di Nova Gorica. Inesperienza? Sfortuna? Incapacità tecnica di guida? Disattenzione? Pericolosità del circuito finale? Probabilmente un po' tutto di... tutto questo benché alla fine, quello che conta sono i tempi e le posizioni di una classifica oggi in parte rivoluzionata. Ai fini della “generale” infatti escono definitivamente di scena Giulio Ciccone (vittima di una forte botta al ginocchio è arrivato al traguardo con oltre 16 minuti di ritardo) ed Antonio Tiberi che riesce a imitare i danni sì, ma ora perde più di tre minuti dalla maglia rosa di Isaac del Toro. E adesso? Il Giro prende una nuova piega perché in casa Uae crescono sempre di più le azioni del leader Del Toro mentre scendono quelle dello spagnolo Ayuso, capitano alla partenza di questo Giro ma anche oggi attardato. E salgono anche le quote di Simon Yates, ora secondo nella generale a 1'20” dal leader e, soprattutto, quelle di Richard Carapaz che un Giro lo ha già vinto (era il 2019) e che, zitto zitto, continua a risalire posizioni preparando l'assalto finale sulle grandi montagne della terza settimana.

Giro d'Italia, attesa per Ciccone e Tiberi 

Domani mattina capiremo le condizioni di Giulio Ciccone e quelle di Antonio Tiberi che per il podio, se la botta presa non dovesse sfociare in un brutto ematoma, può ancora crederci. Discorso diverso, invece, va fatto per lo scalatore abruzzese che, condizione permettendo, deve correre un nuovo Giro con un nuovo obiettivo: quello di vincere una tappa di alta montagna, magari la frazione “regina” con Finestre e Sestriere. Questa meritata resurrezione potrebbe infatti essere per lo sfortunato scalatore abruzzese il modo migliore per riscattare al meglio la maledetta giornata di oggi. Forza Giulio, tieni duro!

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