Finalmente arrivano le tanto attese montagne! Non sarà un approccio brutale, ma certamente cambia la musica nella gestione della corsa. Al Giro d'Italia 2025 si lascia definitivamente la pianura per avvicinarsi alle Alpi che costituiranno il grande teatro dove andrà in scena lo spettacolo della corsa rosa che dovrà eleggere il suo vincitore. Cresce, inevitabilmente, la tensione nel gruppo. Saranno le Prealpi venete a favorire l'avvicinamento e lungo la strada ci sarà l'occasione per celebrare il centenario della seconda vittoria al Tour de France di Ottavio Bottecchia con l'attraversamento di San Martino Colle Umberto, suo paese natale.
Il Monte Grappa, con i suoi 1.611 metri di altitudine, pur proposto lontano dal traguardo, sarà il primo significativo banco di prova per vedere lo stato di salute dei protagonisti della corsa. Ma sarà anche lo spunto per incendiare una gara che non offrirà più un metro di pianura finché non sarà raggiunto l'altopiano di Asiago. Molti gli sviluppi possibili dopo aver scavallato la cima del Grappa che certamente sgranerà il gruppo in un lungo rosario. La distanza dal traguardo e le difficoltà dei giorni successivi rendono improbabile l'uscita allo scoperto dei favoriti alla vittoria finale. Ma la lunga discesa su Feltre che ne consegue può essere però l'occasione per un gruppetto ben assortito per consolidare un vantaggio acquisito nell'ascesa ed affrontare poi la scalata all'altopiano dei sette comuni da Enego con una posizione di vantaggio in vista del traguardo. Saranno poco meno di una ventina i chilometri di falsopiano che, raggiunta la quota, li separano dall'arrivo.