Carlos Verona, trentaduenne spagnolo della Lidl-Trek, conquista in solitaria la Fiume Veneto-Asiago, la quindicesima tappa del Giro d'Italia lunga ben 219 chilometri.
Giro d'Italia, Verona vince la 15ª tappa
Fuga doveva essere e fuga è stata, ma ci sono voluti circa settanta chilometri affinché andasse via. Antonio Tiberi (Bahrain), inizialmente in difficoltà e staccato dai migliori, è rientrato sul gruppo della maglia rosa una volta che ha preso il largo un gruppo di ben trentacinque corridori. In una giornata di scatti e controscatti in cui i battistrada non hanno mai avuto più di tre minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo principale, l'azione giusta è quella di Verona a circa quaranta chilometri dal traguardo, sulla salita di Dori. Negli stessi istanti pagava dazio Primoz Roglic (Red Bull): lo sloveno deve ringraziare Pellizzari e Martinez se il suo ritardo dal drappello di Isaac del Toro (Uae), alla fine, si è attestato "soltanto" sul minuto e mezzo. A lungo inseguito da Gianmarco Garofoli (Soudal) e Filippo Zana (Jayco), alla fine Verona ha anticipato di ventidue secondi Florian Stork della Tudor e di ventitré Christian Scaroni (Xds Astana). Eccezion fatta per Roglic, gli altri uomini della generale sono arrivati tutti insieme a ventinove secondi da Verona. A un minuto e cinquantanove, invece, Roglic. Domani terzo e ultimo giorno di riposo.