Non c'erano molte tappe a disposizione dei velocisti, è vero, ma fino a qualche ora fa il nono posto di Lecce era stato il miglior piazzamento di Matteo Moschetti in questo Giro d'Italia. Oggi, finalmente, lo sprinter della Q36.5 si è parzialmente rifatto chiudendo terzo a Roma alle spalle di Kooij (Visma) e Groves (Alpecin). Talento sfortunato e spesso vittima di bruttissime cadute, ha però finalmente trovato una sua continuità in una Professional che gli dà diverse chance di esprimersi.
Al traguardo era rammaricato, ma si tratta di un buon risultato. A completare la festa degli olandesi, in maglia rosa con Simon Yates, ci ha pensato appunto Olav Kooij, velocista che poco concede all'immaginario e alla fantasia del pubblico italiano, ma che con il successo di oggi si è portato a quota quarantuno vittorie in carriera. Non ha nemmeno ventiquattro anni: diciamo che come ultimo vincitore di tappa del Giro poteva andare molto, ma molto peggio.