Il sogno Tour de France, per Filippo Ganna, è durato poco più di 50 km. Tanto è passato prima di una rovinosa caduta nella prima tappa che lo ha visto ripartire nonostante un forte dolore alla schiena e, infine, ritirarsi a 78 km dall’arrivo, anche per l’attivazione del protocollo sulle commozioni cerebrali. Nemmeno il tempo di cominciare, quindi, che la Grande Boucle del campione italiano è già finita. Un enorme peccato, perché il Tour era l’obiettivo dichiarato di Top Ganna, che mirava alla vittoria di una tappa (su tutte, la cronometro di Caen) per entrare nella cerchia ristretta di ciclisti capaci di vincere una tappa in tutti i tre Grandi Giri. Invece, il “dolore insopportabile” derivato dalla caduta, e acuito dal tratto in pavé, dove ha definitivamente ceduto, ha posto fine al suo sogno.
Ganna, in fumo mesi di lavoro per il Tour
La preparazione per l’appuntamento francese era stata lunga e meticolosa, studiata nel dettaglio: due mesi di lavoro lontano dalle gare, tra pista e altura, poi il rientro nel Giro del Belgio e l’ennesimo titolo nella cronometro dei Campionati Italiani. Ha saltato anche il Giro, per essere in Francia. E invece è arrivato solo l’ennesimo boccone amaro di un 2025 nero, che lo ha visto raccogliere tanti podi ma poche vittorie. “Filippo aveva preparato questo Tour nei minimi dettagli, sono sicuro che sarebbe riuscito a imporsi in almeno una delle cronometro. Reagirà, come ha sempre fatto, con tenacia e determinazione”, ha dichiarato il presidente della Fci, Cordiano Dagnoni.
2025 sfortunato, ora l’obiettivo sono i Mondiali su pista
Anche il numero uno della Federciclismo parla apertamente di sfortuna: “Ci auguriamo che con la sfortuna abbia pagato il conto in questo 2025”, il suo commento amaro. D’altronde, Ganna, al di là del titolo tricolore a cronometro (in cui, però, non è riuscito nell’obiettivo di fare doppietta con quello in linea), ha ceduto allo spagnolo Ayuso nella classifica generale della Tirreno-Adriatico (dove si è aggiudicato una tappa), è arrivato secondo anche nella Milano-Sanremo (davanti a Pogacar) e nella cronometro della Giro del Belgio. Ora, guardando agli impegni che restano nel 2025 e alle sue caratteristiche, l'obiettivo massimo diventano i Mondiali su pista, a ottobre: “Lo aspettiamo in Cile al Mondiale”, ha concluso Dagnoni. Per arrivare a metà ottobre c’è tempo, ma intanto il resto della stagione è una mezza incognita. Non è da scartare l’ipotesi che Ganna, che in queste ore sta rientrando in Italia in macchina, prenda parte alla Vuelta, mentre di sicuro non sarà presente alla prova in linea agli Europei su strada in Francia, dato che presenta un percorso ancora più duro rispetto ai Mondiali in Ruanda. Ora l’importante è recuperare da questa brutta botta, sia fisica che morale, poi resta da programmare la seconda parte di stagione per risollevare un 2025 davvero sfortunato.