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Il "barrage” premia il Belgio

CONI/FERRARO

Appassionante epilogo per la Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena: la spunta Wathelet in 36.01, la tedesca Brinkop non fa errori ma chiude in 36.63. L'Italia fa flop: decima e fuori dalla seconda manche. Il ct Bartalucci: «Erano quasi due anni che non disputavamo una gara di questo livello»

Appassionante edizione della Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo, nell’88º CSIO di Roma a Piazza di Siena. La vittoria è andata al Belgio dopo barrage con la Germania: ancora un percorso netto, il terzo nella gara, per la tedesca Kendra Claricia Brinkop, con Kastelle Memo, ma lo stesso ha fatto il belga Gregory Whatenet, con Nevados S, che ha completato il percorso in 36.01 contro il 36.63 dell’antagonista. Olivier Philippaerts, su H&M Extra, Yves Vanderhasselt, su Jeunesse, e Jerome Guery, su Quel Homme des Hus, sono stati gli altri componenti del quartetto vincitore. Per il Belgio si tratta del secondo trionfo nella Coppa delle Nazioni romana: il primo era arrivato nel 2014, quando in squadra c’erano altri due Philippaerts: Ludo e Nicola, rispettivamente padre e gemello di Oliver.

È la quinta volta n ell'ultimo quarantennio che la competizione per team s’è decisa al barrage: l’ultima era stata nel 2013, addirittura con tre squadre, quando l’Ucraina la spuntò su Germania e Francia.

ITALIA. È stata invece una Coppa molto amara per l’Italia: gli azzurri hanno chiuso al penultimo posto nella prima manche, con un totale di 20 penalità (4 per Riccardo Pisani su Chaclot, 8 per Luca Marziani su Lightning ed Emanuele Gaudiano su Chalou, con lo scarto delle 12 di Giulia Martinengo Marquet su Elzas), restando così esclusi dalla seconda manche.

Duccio Bartalucci, selezionatore azzurro: «Non siamo qui per festeggiare vittoria o spiegare soddisfazione per come siamo andati. Nello sport ci sono le giornate storte come questa. Dobbiamo guardare avanti, metabolizzare questa sconfitta che arriva dopo gli importanti risultati ottenuti qui a Piazza di Siena negli ultimi anni. Ora abbiamo tanti appuntamenti davanti, con una Coppa di questo livello ogni settimana, e invece oggi erano quasi due anni che non avevamo un impegno così importante. Abbiamo perso nel frattempo alcuni dei cavalli più importanti della nostra squadra, stiamo lavorando per ricostruire un nuovo gruppo, specie in vista dei Mondiali del prossimo anno che saranno qualificanti per la successiva Olimpiade. Quest’anno testeremo nuovi cavalli e nuovi binomi, avremo magari altre giornate incerte come queste, ma dovremo essere capaci di arrivare ai primi di settembre con un quadro ben definito e presentarci agli Europei e alla finale di FEI Nations Cup con una squadra competitiva e all’altezza di quegli appuntamenti».

Premio n. 6 Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo (dopo barrage) 1. Belgio pen. 4 (Wathelet, su Nevados S, 0/0/0; Philippaerts, su H&M Extra, 0/12; Vanderhasselt, su Jeunesse, 4/0; Guery, su Quel Homme des Hus, 0/0), 2. Germania 4 (Brinkop, su Kastelle Memo, 0/0/0; Ehning, su Calanda, 8/4; Stuhlmeyer, su Varihoka du Temple, 0/0; Will, su C Vier 2, 0/4); (dopo 2ª manche) 3. Francia e Brasile 8, 5. Stati Uniti 9, 6. Svezia 12, 7. Repubblica Ceca 25, 8. Messico 36; (dopo 1ª manche) 9. Irlanda 12, 10. ITALIA (Gaudiano, su Chalou, 8; Martinengo Marquet, su Elzas, 12; Pisani, su Chaclot, 4; Marziani, su Lightning, 9) e Giappone 20, 12. Egitto 24.

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