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Ginnastica azzurra da sogno e l’Italia ha la sua regina con Esposito

Otto medaglie agli Europei, quattro di Manila che ora punta i mondiali di Jakarta

Il 2025 della ginnastica comincia con il piede giusto. L’Italia ha messo in bacheca otto medaglie storiche (2 ori, un argento e 5 bronzi). Quattro di queste sono arrivate da Manila Esposito, bronzo a Parigi 2024 e oggi vera reginetta degli Europei di Lipsia.Tutte buone notizie in vista di Los Angeles 2028 tra conferme e novità interessanti, come gli esordienti Sofia Tonelli, 17 anni, e Gabriele Targhetta, 19. E l’oro di Parigi Alice D’Amato? C’è stato spazio anche per lei nel medagliere, perché ha contributo al metallo più prezioso vinto nella gara a squadre. Adesso l’attenzione si sposterà al recupero delle energie spese in questi giorni per iniziare poi a preparare i mondiali di Jakarta del prossimo ottobre (19-25).

Manila, pronta a scrivere la sua storia

La delegazione azzurra, come detto, ha portato a casa 8 medaglie, di cui 4 femminili, 3 maschili e 1 mista, riuscendo a salire tutti i giorni della rassegna europea sul podio. Due medaglie in meno, invece, rispetto all’edizione casalinga dello scorso anno, mentre altrettante in più sono state quelle degli uomini che lo scorso anno si fermarono a 1. Ma la reginetta è stata Manila Esposito. A Rimini un anno fa aveva sorpreso tutti vincendo 4 ori e anche in Germania si è superata dando la possibilità alla squadra di vincere l’oro, per poi giganteggiare nell'All Around individuale, confermandosi la migliore d'Europa nel giro completo. L'ultimo acuto è nella finale al corpo libero, dove quest'anno chiude d'argento. Un momento incredibile nato già a Parigi, dov’è stata la più giovane atleta della delegazione azzurra. Il bronzo nella trave è stato il trampolino di lancio verso una carriera che ora può solo regalare altri successi. E se quelli europei e ai Giochi li ha già conquistati, adesso punta alle vittorie mondiali con Jakarta nel mirino. E chi l’ha conosciuta che fosse una predestinata lo aveva capito subito perché entrata a 5 anni in palestra non è più uscita. Tantissime ore di allenamento fin da allora, una soluzione perfetta per chi, come lei, non è mai riuscita a stare ferma. D’altronde i banchi di scuola non erano il suo habitat ideale, amava e ama la ginnastica, in particolare due campionesse contemporanee, tra cui la Biles che a Parigi ha battuto.

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