CALIFORNIA - L'avvio da sogno di Sebastian Munoz, la partenza da incubo di Tiger Woods. Allo ZoZo Championship, torneo del PGA Tour di golf, un inizio diametralmente opposto per la sorpresa colombiana e il fuoriclasse americano. A Thousand Oaks, in California, la strada verso l'83esimo successo per diventare il giocatore più vincente di sempre sul massimo circuito statunitense del green maschile, per Woods è tutta in salita. Campione uscente, Tiger ha chiuso la prima manche della rassegna - trasferitasi quest'anno, causa Covid, dal Giappone agli Stati Uniti - al 75/o posto (76, +4), penultimo al pari del connazionale Michael Thompson. Ma c'è di più. Perché le statistiche per Woods sono impietose. In 1.277 round giocati "The Big Cat" mai aveva chiuso più di tre buche, in un singolo round, inciampando in due bogey e un doppio bogey. A prendersi le luci della ribalta è stato invece Munoz, 27enne di Bogotà (per lui un successo in carriera sul PGA Tour al Senderson Farms nel 2019). Il colombiano con un parziale di 64 (-8) guida il leaderboard con un colpo di vantaggio sullo statunitense Justin Thomas (numero 3 mondiale) e sul britannico Tyrrell Hatton (nono nel world ranking), entrambi secondi con 65 (-7). Tra i big è 17/o (68, -4) Jon Rahm che, per la seconda settimana consecutiva, punta a riprendersi il trono mondiale approfittando dell'assenza per Covid del numero 1 Dustin Johnson.