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Ippica, ippodromi compatti: anzi no

Le società di corse unite nel protestare con il Mipaaf sulle risorse e sui programmi futuri per il settore, in tre però si dissociano sul discorso-convenzioni

Bilancio sostanzialmente negativo per l’incontro tenutosi ieri tra Mipaaf e ippodromi, con durata alla fine decisamente breve. Il tempo di consegnare al dott. Emilio Gatto due lettere, da parte delle società di corse: la prima riguardante il discorso delle risorse da destinare al settore ippico per l’anno 2016 e la garanzia di quelle per il completamento dell’attività 2015, dopo che è stato diffuso per ora solo il calendario relativo alla prima metà del mese di novembre; la seconda in merito alla non condivisione dei parametri che dovrebbero portare al rinnovo della convenzione ormai in proroga dal 2009. Va detto però che se la prima lettera è stata sottoscritta da tutti gli ippodromi, con richiesta di un incontro urgente con il ministro Maurizio Martina e il sottosegretario Giuseppe Castiglione, la seconda invece non ha avuto l’adesione delle società di corse raggruppate sotto la sigla SDCA, ovvero Firenze (nella foto Visarno), Taranto e Follonica, queste d’accordo con quanto proposto dal ministero.

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