LOSANNA - Il Tribunale federale svizzero ha accolto l'appello del nuotatore cinese Sun Yang contro la squalifica di otto anni per doping di otto anni, rinviando il caso al Tribunale di Arbitrato dello Sport che lo scorso febbraio aveva confermato la qualifica dopo che il tre volte campione olimpico era stato ritenuto colpevole di essersi rifiutato di collaborare con i collezionisti di campioni durante una visita a casa sua nel settembre 2018, dove un membro del suo entourage aveva fracassato la sua fiala di sangue con un martello. Una successiva indagine della Federazione Internazionale di Nuoto (FINA) si è conclusa con Sun che ha ricevuto solo un avvertimento, ma la WADA ha fatto appello a tale sanzione al TAS. Quindi, Sun a sua volta ha presentato ricorso contro la sentenza del TAS al tribunale svizzero, che mercoledì ha informato la WADA di aver accolto il ricorso.

Sun può gareggiare alle Olimpiadi di Tokyo

Grazie alla sentenza del tribunale svizzero Sun è ora libero di competere fino a quando il suo caso non sarà ascoltato di nuovo, quindi non vede l'ora di difendere il suo titolo nei 200 metri ai Giochi Olimpici di Tokyo del prossimo anno. Sun ha costantemente negato qualsiasi illecito, sostenendo che i funzionari arrivati per testarlo a casa sua la notte tra il 4 e il 5 settembre 2018 non erano adeguatamente accreditati o qualificati. (in collaborazione con Italpress)