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Sara Curtis, il talento del nuoto azzurro e i complimenti della Pellegrini

Battuto il record italiano nei 100 sl della 'Divina' e conquistato anche quello dei 50 sl. A Parigi era la più giovane della spedizione azzurra

Il vento soffia ancora. E’ proprio il caso di dirlo dopo quasi 10 anni in cui nessuna nuotatrice azzurra era mai riuscita a battere il record italiano di Federica Pellegrini nei 100 stile libero femminili. Ce l’ha fatta invece Sara Curtis, 18 anni di Savigliano, in provincia di Cuneo, con un’Olimpiade, quella di Parigi, già sulle spalle, e un futuro tutto da scrivere. Il record lo ha piazzato vincendo la finale davanti a Emma Virginia Menicucci e Chiara Tarantino agli Assoluti di Riccione con il tempo di 53”01, migliorando così di 17 centesimi il precedente primato nazionale (53”18) che la ‘Divina’ realizzò nel 2016 all’età di 28 anni. Insomma, c’è tutto per poter sognare. Anche perché, a distanza di poche ore, la 18enne piemontese si è ripresentata in vasca per le batterie dei 50 stile, piazzando un altro record italiano, 24"52, stavolta superando se stessa, ancora una volta a Riccione, dove un anno fa nuotò 4 centesimi più lenta, in 24"56, tempo che le valse il biglietto per Parigi. Lasciando, evidente, la sensazione che stasera in finale (ore 18) potrebbe scendere ancora.

Chi è Sara Curtis

Che l’acqua fosse il suo elemento era chiaro a tutti da subito. A due anni era già in vasca e da minorenne partecipa ai Giochi di Parigi, diventando la più giovane della spedizione azzurra in terra di Francia. E pensare che i nonni, Paride e Liliana, avevano predetto tutto: lo racconta lei stessa dopo l’Olimpiade, di come le avessero detto, in tempi non sospetti, che ai Giochi sarebbe andata. E sì, a Parigi c’era. Nei 50 si è fermata in semifinale nuotando in 24"77, 14 centesimi più lenta del suo primato personale, poi è stata tra le protagoniste dell’ingresso in finale con la staffetta 4x100 (con Morini, Tarantino e Menicucci chiusa all'ottavo posto). Se l’è goduta per essere così protagonista tra quattro anni a Los Angeles. Il record italiano, invece, è solo un altro tassello di un puzzle che la rendono la predestinata del nuoto azzurro. Non a caso già prima dei Giochi si era messa in mostra agli Europei juniores con sette gare disputate, sei ori (50 stile libero, 50 dorso, 100 stile libero e le staffette 4×100 stile libero donne, 4×100 stile libero mista e 4×100 misti femminile) e un argento (4×100 mista mista). Tra una medaglia e l’altra, però, non trascura gli hobby e gli studi. Ama la musica, in particolare il rap americano come Sza, Billie Eilish o Kendrick Lamar e nel frattempo sta terminando l'Istituto Tecnico Economico e Turistico (è all'ultimo anno). Poi immagina un futuro negli Stati Uniti, con l’apice nel 2028, sulla west coast, a caccia del sogno olimpico.

Sara Curtis, la Pellegrini si congratula

Intanto il suo record italiano nei 100 sl accende i riflettori nazionali e internazionali su di lei. Non mancano i complimenti di chi quel record lo deteneva. “Congratulazioni, vedere il nuoto femminile dello stle libero viaggiare così veloce è veramente bellissimo. Brave ragazze”, il commento su Instagram della Pellegrini che forse ha finalmente trovato una sua erede. “Non ho parole per quello che ho fatto onestamente - dice invece Curtis -. Sapevo di stare bene e di essere in forma, ma così sono andata oltre le mie aspettative. Ho battuto un mito come Federica, che per noi rappresenta una leggenda. Adesso ho altre gare qui a Riccione e poi penserò ai Mondiali”. Sì, il vento soffia ancora. 

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