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Padel, Amoruso: "Io e Albertini coppia imbattibile, Candela il migliore"

L'ex attaccante di Juve e Reggina parla della sua grande passione per questo sport che sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese

ROMA - È andato in gol con 12 squadre di Serie A, record assoluto nella storia del campionato di calcio italiano condiviso con Marco Borriello. Ben 150 gol in 474 partite complessive e campione d’Europa Under 21 nel 1996. Ma tutto questo non basta a Nicola Amoruso. Lo sport ce l’ha nel sangue ed ora ha scelto il padel: "Quando ho smesso di giocare a calcio avevo iniziato il tennis, ma due anni fa per curiosità ho provato una racchetta di padel e subito è scoccata la scintilla. Da quel momento non ho mai smesso di giocare. Gioco spesso al City Life di Milano con Albertini e Casiraghi". Proprio Demetrio lo ha definito un buon padellista, pensiero contraccambiato dall’ex bomber: "Non è male, quando gioca in coppia con me vince sempre!".

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Nick Amoruso è rimasto stregato da questo sport: "È un gioco intenso, dinamico, stai sempre in movimento, se poi capisci le dinamiche delle sponde, delle traiettorie, inizi a divertiti sul serio. In un campione di padel come nel calcio non possono mancare coordinazione e velocità intesa come rapidità di movimento. La capacità di saper misurare la forza e la capacità di saper colpire la palla all’altezza giusta è fondamentale senza tralasciare la testa, importante per mettere in difficoltà l’avversario. Io gioco in attacco, mi piace chiudere e fare il punto, il mio colpo vincente è lo smash corto sulla grata laterale. Il mio giocatore preferito é Galan che gioca in coppia con Lebron, mi piace di lui l’intelligenza e la sua tecnica. È affascinante nella sua unicità". Diversi ex colleghi sono passati dal campo all’imprenditoria: "Mi piacerebbe trovare gli spazi giusti a Milano – il pensiero di Nick – ma al momento mi accontento di giocare dai miei amici". Con Nick stiliamo una classica dei top 5 più forti tra gli ex calciatori: "Al primo posto metterei Candela, al secondo Marcolin, al terzo Marchegiani e poi Fiore e Cambiasso. Chi invece ha ancora qualcosa da imparare? Vieri, Casiraghi e Costacurta". Uno sport, il padel, che sta avvicinando anche molte donne: "Sono felice che molte donne si siano appassionate a questo sport, il doppio misto è divertente, mette d’accordo tutti". Infine, chiediamo un’ultima battuta a Nick sulla squadra che più gli è impressa nel cuore: "Certamente la Juve dove sono rimasto per quattro anni e poi la Reggina dove ho trascorso due anni a fine carriera".

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