ROMA - "I giocatori di calcio ritrovano nel padel il gusto tutto latino della competizione, unito a tanta tecnica e strategia. Ecco perché per noi ex calciatori diventa un gioco irresistibile". Dario Marcolin, ex centrocampista, tra le altre, di Lazio e Napoli, campione d'Europa con la Nazionale italiana Under 21 a Spagna '92 e Francia '94, racconta sulle colonne del Corriere dello Sport il proprio amore per il padel: "Per quelli tra noi che hanno anche un trascorso tennistico la passione per il padel è ancor più naturale. Io sono stato classificato nel tennis e, se non ricordo male, anche Stefano Fiore e Vincent Candela. Nel padel dopo sei mesi dopo sei mesi ti diverti sul serio e, personalmente, lo preferisco al calciotto e al calcetto".

Marcolin: "Io, Totti, Marchegiani, Di Canio e Fiore i più forti"

Marcolin si sofferma poi proprio sulla relazione tra ex calciatori e giocatori di padel, svelando che "tra i primi cinque ci sono Totti, Marchegiani, Di Canio, Fiore ed io. Ma stanno emergendo anche Corradi, Barzagli e Di Biagio. Chi il più forte in assoluto nel padel? Senza dubbio Juan Lebron Chincoa. Fa la differenza come Ibrahimovic nel calcio".

"Marcolin ha 'mucho de cabeza'"

"Marcolin, come diciamo noi argentini, ha 'mucho de cabeza', cioè molta testa e grande calma che, soprattutto nel padel, è la virtù dei forti". Ad affermarlo è il suo allenatore Marcelo Capitani, intercettato al circolo Futbol Orange di Roma al termine di un allenamento svolto dall'ex centrocampista della Lazio.