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Padel, Luca Berrettini: "Condivido la passione con i miei figli"

Il padre del tennista Matteo, recentemente finalista a Wimbledon: "Capita anche di giocare insieme o contro."

Il Padel lo conosce da anni. Perché tra i primi ha creduto nella crescita di questo sport, sia come giocatore che come imprenditore. Luca Berrettini, papà di Matteo finalista a Wimbledon, è tra i soci del Circolo Bel Poggio Padel Hub a Roma e ha iniziato a giocare diversi anni fa: «Il padel mi piace perché vista la mia età il campo è più piccolo e fatico di meno - esordisce ridendo Luca – Mi aspettavo questa crescita in Italia, perché avevo intuito che era facile da giocare a qualsiasi livello, mentre il tennis è molto più tecnico».

Il percorso di Luca Berrettini nella Coppa Canottieri

Luca Berrettini ha appena partecipato alla Coppa Canottieri-Zeus Energy Group, dove è arrivato fino alla semifinale, giocando quasi tutti gli incontri della competizione in coppia con Gianmarco Amore, ex campione di fioretto e marito di Diana Bianchedi, Coordinatore Generale del Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: «Quest’anno ho giocato con il Circolo Magistrati Corte dei Conti – prosegue Luca – sono ancora socio e i vecchi amici mi hanno chiesto di dare una mano e volentieri sono andato. Sono anche socio al Circolo Canottieri Aniene, con il quale ho partecipato alla Serie C e ai Mondiali a Malaga come loro tesserato».

Luca Berrettini sul figlio Matteo

Il Tennis è una passione di famiglia, come dimostra lo storico traguardo del figlio Matteo, primo italiano ad arrivare in Finale a Wimbledon. Papà Luca ne parla con emozione: «È stato un traguardo meritato, la crescita di Matteo è chiara, ha sempre aggiunto qualcosa e alzato l’asticella. Sta lì perché se lo merita, tutti ci dobbiamo adeguare a questo status. Per chi viene dal tennis vedere il proprio figlio in finale a Wimbledon è stata un’emozione indescrivibile. Poi il fatto che la finale si sia collegata con gli Europei di calcio ha creato un connubio perfetto. Tra i tanti messaggi ricevuti, ciò che mi ha fatto più piacere sono stati i complimenti non solo per il Matteo giocatore ma anche per i suoi comportamenti fuori dal campo. Sono le cose che fanno inorgoglire di più un genitore». Tennis ma anche padel, per una tradizione di famiglia che continua: «Sì, anche Matteo gioca a padel, sia lui che l’altro mio figlio Jacopo sono bravi. Capita anche di giocare insieme o contro, l’ultimo match lo abbiamo disputato a Cagliari tra me e Jacopo contro Matteo e Filippo Volandri. Hanno vinto loro al terzo set ma è stata una bellissima partita»

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