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Pellacani, dal trampolino alla "gabbia": "Il padel mi diverte troppo"

La campionessa di tuffi racconta insieme alla madre la sua passione per la disciplina: "Credo possa diventare uno sport competitivo anche in Italia"

ROMA - La padelmania arriva anche in vasca. Dopo aver parlato di tanti sportivi provenienti da calcio, pallavolo, danza e pallacanestro, oggi è il turno del nuoto. Chiara Pellacani, 20 anni il prossimo 12 settembre e fresca vincitrice, nella categoria tuffi, di cinque medaglie agli ultimi Europei di nuoto svolti a Roma di cui l'oro individuale da 3 metri (la più prestigiosa perché individuale e trampolino olimpico, prima di lei solo Tania Cagnotto nel 2016) quando non si trova in vasca si diletta a giocare a padel: «Ho poco tempo libero perché mi alleno tanto - le sue parole dopo le vittorie agli Europei - ma mi è capitato di giocare a padel diverse volte spinta dalla curiosità per questo sport che diverte tanto i miei genitori. Effettivamente l’ho trovato molto divertente! Credo che possa diventare uno sport competitivo anche in Italia».

States e trionfi

Chiara, che vive negli Stati Uniti, si allena in Louisiana alla Louisiana State University dove studia psicologia e si tuffa per le Lady Tigers: «Al momento il padel è poco diffuso in generale negli Usa - le parole di Chiara - Potrebbe essere un’ottima occasione per promuoverlo e renderlo popolare anche in questo Paese. L'oro agli Europei? Vincere una medaglia nella piscina dove sono cresciuta e davanti alla mia famiglia, ai miei amici e al pubblico di Roma, è un’emozione indescrivibile. Ci tenevo a sentire il sostegno e l’affetto di tutto il pubblico, mi ha dato la carica per fare bene».

La mamma

La passione per lo sport e il padel è una tradizione di famiglia, tanto che la mamma, Francesca Di Giorgi, è stata una delle prime giocatrici a cimentarsi dentro la "gabbia": «Ho iniziato a giocare a padel a settembre 2016, quando in Italia in pochissimi sapevano cosa fosse. Mio marito mi ha coinvolta con insistenza. Ero molto restia inizialmente finché un giorno si è presentato con un pacchetto di 10 lezioni e da lì è nato il mio amore per il padel». Una passione nata in famiglia e che continua ancora oggi: «Il punto di forza del padel è che può essere praticato da tutti e a qualsiasi età - continua Francesca - A livello amatoriale è molto aggregante e ti dà la possibilità di divertirti e di conoscere tante persone che condividono con te la voglia di staccare dalla solita routine. Proprio nel padel sono nate le mie più grandi amicizie. Sono certa che crescerà come sport e sarà in grado di tirar fuori giovani talenti che potranno competere ai massimi livelli».

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