Pallanuoto, acque libere, tuffi, sincro, nuoto in vasca: Singapore apre il nuovo quadriennio olimpico con un Mondiale lunghissimo, quasi un mese con tutte le discipline coinvolte. Primi appuntamenti oggi con la pallanuoto femminile, ultima gara il 3 agosto quando si chiude il programma del nuoto. È il primo esame per tutti (non solo in Italia in realtà) perché l’Olimpiade di Parigi ha chiuso un ciclo lunghissimo cominciato prima del Covid, con i Giochi di Tokyo posticipati al 2021 e quelli francesi a distanza di soli tre anni. Non c’è stato tempo per rifiatare né per un ricambio generazionale che invece si sta avviando adesso un po’ in tutto il mondo. L’Italia non fa eccezione, il viaggio verso Los Angeles è lunghissimo, tre anni da adesso sono tanti, ma qui comincia la semina. Il debutto è delle ragazze della pallanuoto, domani ecco il Settebello. È la fase a gironi, non proprio complicata (di fatto ne passano tre su quattro) ma è importante partire bene. Dal 15 luglio le acque libere con Paltrinieri (che dopo la 10km scioglierà la riserva di un eventuale impegno anche in vasca a inizio agosto), il 18 debutta il sincro, il 26 i tuffi, dal giorno dopo si nuota in piscina.
Il primo ostacolo
Il Setterosa debutta con la Nuova Zelanda (ore 11.35, diretta Raisport e Sky) con una squadra profondamente rinnovata in un mondo - quello della pallanuoto - che sta anche rivedendo le regole del gioco. Cambiamenti che possono sembrare banali visti dall’esterno (campo di gioco a 25 metri; possesso palla di 28”; secondo possesso di 18”; esclusione temporanea di 18”; pause tra tempi di 3’, 5’, 3’; un VAR a chiamata a partita; 14 giocatori a referto, 15 in lista) ma in realtà incidono moltissimo sulle strategie e sulla preparazione fisica. Il ct Silipo ha cambiato otto azzurre su quindici puntando sull’esperienza di Roberta Bianconi, al decimo mondiale, come punto di riferimento: «È il momento giusto per cambiare perché dopo un ciclo olimpico bisogna iniziare a lavorare in prospettiva su un nuovo gruppo. La preparazione è andata bene, ora siamo curiosi di verificare la reazione ad una competizione così importante da parte di un gruppo giovane. Le nuove regole hanno reso la pallanuoto, anche femminile, molto più atletica, il gioco è molto più dinamico, più veloce, con tempi più ristretti, quindi è importante anche saper compiere le scelte giuste in breve tempo e in poco spazio. Stiamo cercando di adattarci ed è importante che le atlete lavorino in quest’ottica durante tutta la stagione. Il campionato è cresciuto tanto rispetto allo scorso anno anche in considerazione dei movimenti di mercato che ci sono stati. La qualità si sta alzando di nuovo». Il ricambio generazionale non è un problema: «Giocheremo con più leggerezza, noi e gli Stati Uniti abbiamo cambiato in modo più radicale rispetto ad altri Paesi. Alla fine del girone il primo bilancio».