Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Boxe, Mayweather batte Pacquiao nel match del secolo. Delusione a Las Vegas

Verdetto unanime per lo statunitense che non piace alla gente. Il filippino attacca, ma i giudici premiano la tattica difensiva perfetta di Pretty Boy
ROMA - «Lui scappava sempre, non ha provato a, non ha tirato un colpo, è difficile prendere a pugni uno che scappa. Margarito fa molto più male». Così Manny Pacquiao nell'intervista a caldo, ancora sul ring, dopo la lettura dei tabellini che hanno assegnato la vittoria, la 48esima consecutiva, per Floyd Mayweather jr: 116-112 per due giudici, eccessivo e smodato il 118-110 del terzo giudice. E mentre lo statunitense rilasciava l'intervista della vittoria, il pubblico di Las Vegas lo ha ricoperto di fischi in mondovisione: la gente non si diverte con la sua boxe, la gente vuole pugni, forse sangue e uomini al tappeto.
IL MATCH - Nulla di tutto questo per il match del secolo: combattere contro Mayweather significa cercare di colpire un cobra, che scappa, sfugge, poi si gira e ti fa male. Eppure Pac-Man Pacquiao c'ha provato in tutti i modi, avanzando, accorciando e sparando il suo micidiale gancio sinistro, veloce e pesante. Sinistro che si stampa pieno sul volto di Mayweather solamente una volta, al quarto round e il re nero del ring sembra piegarsi, soffrire per 30 secondi di delirio puro, perché Manny gli si avventa addosso e prova a metterlo giù. Nulla da fare, Mayweather resiste a quel fulmine accecante e ricomincia la sua tattica mortifera: grandissima difesa e colpi secchi, non da ko, ma precisi, che alla fine avvolgono Pacquiao e gli spengono la sua leggendaria verve. Tutti gli altri round vivono sul filo dell'equilibrio, anche se la superiorità tattica e fisica del pugile del Michigan si fa sentire. Verso la fine cala la frequenza degli attacchi di Pacquiao e Mayweather ha tempo di mostrare al mondo quella guasconeria che nella vita privata a volte si trasforma pure in violenza. Alla fine vince lui, è il miglior pugile pound for pound e tutte le cinture mondiali dei Welter. A Manny Pacquiao rimane la simpatia che il suo avversario non avrà mai, il grande amore del suo popolo, che si è riversato a migliaia per le strade delle Filippine per vedere il match. Ha vinto il cattivo, ha vinto l'uomo che sventola in faccia al mondo i suoi soldi (ha utilizzato un paradenti in oro da 25mila dollari), ha vinto lo show business che ha mosso 400 milioni di dollari e un volume tale di accessi pay per view, che hanno intasato le linee satellitari e terrestri, a tal punto da ritardare l'inizio dell'incontro. Stavolta hanno vinto i cattivi, ai buoni la boxe darà un'altra possibilità. 

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi