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Tyson ne combina un'altra: "Mi faccio con il veleno di rospo"

L'ex campione del mondo di pugilato rivela l'uso di una sostanza psichedelica ricavata dall'anfibio: "Usavo droghe come la cocaina, perché non provare?"

Nuovi raccapriccianti particolari sulla vita di Mike Tyson emergono nel corso del tempo, stavolta raccontati dallo stesso ex pugile statunitense, tornato sul ring un anno fa per un'esibizione contro Roy Jones. L'ultima trovata di Tyson è quella di sballarsi con il veleno delle ghiandole del rospo del deserto del Sonora: “Ho ingerito il veleno di questo rospo per ben 53 volte - le parole al New York Post del 55enne ex campione del mondo dei pesi massimi - ma nulla si è avvicinato all’esperienza del mio primo ‘trip’. Quella prima volta sono ‘morto’. L’ho fatto come sfida. Mi facevo di droghe pesanti come la cocaina, quindi perché no? È un’altra dimensione. Prima di farmi col rospo, ero un relitto. L’avversario più duro che abbia mai affrontato era me stesso. Avevo una bassa autostima. Alle persone con un grande ego capita spesso. Il rospo spoglia l’ego. L’intero scopo del rospo è quello di farti raggiungere il massimo potenziale. Guardo il mondo in modo diverso. Siamo tutti uguali. Tutto è amore”. Il veleno di questo anfibio può essere fumato per ottenere effetti psichedelici. Secondo il New York Post, Tyson ha un allevamento di rospi del deserto di Sonora nel suo ranch in California.

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