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Domenica a Palermo si corre contro le mafie per non dimenticare

Si terrà domenica 21 maggio a Palermo la prima edizione della Corsa per la memoria, per ricordare le vittime di Capaci e via D'Amelio, ma anche per raccogliere fondi.

PALERMO - Correre, per ricordare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D'Amelio del 1992, ma anche per raccogliere fondi a favore della Fasted Palermo Onlus, la Federazione delle Associazioni Siciliane di Talassemia, Emoglobinopatie e Drepanocinosi? Tutto ciò sarà possibile domenica prossima, 21 maggio 2017, a Palermo dove, con il supporto della Fidal e l'organizzazione della Fondazione Falcone, si terrà la prima edizione della Corsa per la Memoria, gara sulle distanze dei 10k e 5k, affiancate da una Stracittadina sui 5k non competitiva.

Al nastro di partenza della 10k, inserita nel calendario nazionale, saranno presenti molti atleti della nazionale italiana: Giuseppe Gerratana, specialista sui 3.000 metri siepi e Vicecampione continentale agli Europei Under 23 di Tampere 2013, l’Olimpionico Yuri Floriani delle Fiamme Gialle, Mattia Moretti, specialista negli 800 e 1.500 metri, Claudia Cesarini, Oro ai Campionati del mondo ed Atleta olimpionica nel Pentathlon, Paolo Zanatta – G.S. Fiamme Oro Padova, Silvia Weissteiner, quaranta volte presente in nazionale e bronzo Europeo, Rosalba (Rosaria) Console, medaglia d’oro ai Mondiali militari di maratona con le Fiamme Gialle, Anna Incerti Olimpionica con la nazionale Italiana e campionessa Europea nella Maratona, che non correrà la 10k competitiva, ma accompagnerà la gente nella 5k non competitiva essendo la Madrina Fasted (Corriamo per la Talassemia) della manifestazione e Palermo è la sua città natale, Angelo Iannelli vincitore della prima Maratona dedicata a Pietro Mennea, e Manuel Cominotto Vicecampione ai Mondiali militari di Maratona.

Il Comitato organizzatore, composto da Giorgio Cambiano, Nicolas Meletiou e Aldo Siragusa, ha voluto fortemente la realizzazione di un libretto, destinato ai partecipanti alla manifestazione, adulti e bambini ed alle scuole di Palermo, che esprimesse il senso e il messaggio dell’evento. Grazie all’accurato disegno e al ritratto delle vittime e con una frase che potesse ricordare ciascuno di loro, è così nato il libretto, curato da Stefania Giuliani e Lorenzo Bartolucci, con la prefazione di Valerio Piccioni, giornalista de La Gazzetta dello Sport, e una frase di Nicolas Meletiou: “C’è chi ti insegna ad inchinarti e chi ti insegna a vivere a schiena dritta. Quando scegli un Maestro scegli cosa diventare”.  

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