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Nadia Battocletti tra presente e futuro: 'Sapevo di valere 3'05" al km sui 10000metri'

L’azzurra si racconta dopo la magnifica gara di Londra: “Felice per come l’ho gestita. Tra un paio di anni saranno la mia specialità, ma ora mi concentro sui 5000 per i Mondiali di Budapest"

Tra le protagoniste di questo frizzante avvio di stagione all’aperto per l’atletica azzurra, c’è Nadia Battocletti. Dopo essere arrivata a meno di un secondo dal record italiano sabato scorso con 31:06.42 nella notte dei 10.000 metri a Londra, si racconta in una puntata di di AtleticaTalk a pochi giorni dall’ennesimo risultato da incorniciare ottenuto in quella che era soltanto la sua seconda esperienza sulla distanza.

“Una sorpresa? Fino a un certo punto - le parole della 23enne trentina - visto che mi ero allenata duramente e sapevo di essere in grado di correre intorno a 3:05-3:06 al chilometro. Ma dovevo provare a buttarmi in una competizione di questo livello, se si pensa che la vincitrice ha corso in meno di 30 minuti. Per gran parte della gara ho corso da sola o all’inseguimento prendendo vento, senza contare il caos dei doppiaggi, e ora sono davvero felice per come sono riuscita a gestirla. Quando il gruppetto delle migliori europee mi ha raggiunto e anche superato, ho tenuto duro per poi ricucire e aumentare il ritmo negli ultimi due giri”.

Si aprono quindi nuove prospettive per la mezzofondista delle Fiamme Azzurre: “Sì, tra un paio di stagioni anche i 10.000 potrebbero essere la mia specialità”. Per il momento rimane però concentrata sui 5000 metri in cui si è piazzata settima alle Olimpiadi di Tokyo: “Vorrei migliorarmi ancora, perché l’anno scorso non ho potuto farlo a causa dell’infortunio. Non ho aumentato il chilometraggio, solo la lunghezza delle ripetute, e sarà questa la mia gara ai Mondiali di agosto a Budapest”.

Obiettivo sui record italiani? “Punto a una crescita progressiva, il primato deve venire se c’è già nelle gambe senza andare per forza a cercarlo”. Intanto sta prendendo forma il programma agonistico delle prossime settimane: “A Vienna il 4 giugno nei 5 km su strada, poi i 5000 in un meeting su pista da definire e anche agli Europei a squadre di Chorzow, in Polonia, dove ho vinto due anni fa al debutto in Nazionale assoluta”.

A proposito di azzurro, è ancora impresso nella mente lo spettacolo degli Europei di cross di dicembre a Venaria Reale dove ha trionfato per la quarta volta consecutiva tra under 20 e under 23: “La manifestazione più bella della mia vita! Mi ricordo il rumore, il tifo, l’emozione di far parte di una squadra così forte e mi serviva tutta quella energia, dopo essere uscita da un brutto periodo”.

Dietro l’angolo si avvicina anche l’appuntamento con gli Europei a Roma nel 2024: “Non ho mai corso all’Olimpico, credo che sia qualcosa di indescrivibile. Me lo immagino pieno di appassionati, con una super atmosfera”.

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