Con “Scritti di corsa. Cinquanta gare e un traguardo”, Mauro Pigozzo racconta le emozioni e le esperienze della partecipazione a cinquanta eventi podistici, molto diversi tra loro ma che hanno in comune la stessa ritualità, gli stessi errori, lo stesso entusiasmo e la stessa destinazione, un traguardo.
In “Scritti di corsa. Cinquanta gare e un traguardo”, l’autore celebra la bellezza della montagna, le difficoltà di domare alcuni percorsi e le soddisfazioni che ne derivano, al contempo inquadrando la corsa nell’ampio panorama della vita. Per il podista della domenica, infatti, l’invito è quello a lasciare da parte lo stress dell’orologio, la voglia di primato, i calcoli incessanti, ed abbandonarsi ad un momento di condivisione con gli altri, di introspezione in sé stessi e di puro piacere. Dopo il traguardo, la medaglia è lo spartiacque che conduce ad una dimensione dove le emozioni positive della corsa esaltano i piaceri del quotidiano, da un pasto caldo ad un bicchiere di birra, per sugellare una giornata perfetta dove la fatica è fonte di benessere completo.
“Scritti di corsa. Cinquanta gare e un traguardo” è un invito a cercare istintivamente, nei propri passi, l’equilibrio nella vita, proprio come quando in una discesa fangosa o di sassi ci si lascia andare con la consapevolezza che cadere fa parte della vita, rialzarsi è spesso un gioco di squadra.