La nuova speranza dello sci azzurro può arrivare dall'Albania. Dopo l'infortunio di Federica Brignone, infatti, l'Italia cerca una protagonista che possa rappresentare anche il futuro una volta che Sofia Goggia appenderà gli sci al chiodo. Il nome è italianissimo: Lara Colturi. E anche il luogo di nascita: Torino. Ma per permetterle di indossare l'azzuro per lo sci alpino ai Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026 bisogna risolvere un inghippo diplomatico-burocratico con lo sport dell'Albania, con data massima primo maggio. E quindi tra poco più di 10 giorni. Dal maggio 2022, quando aveva ancora 15 anni (ora ne ha 18), con tanto di celebrazione ufficiale, infatti Lara è diventata cittadina e sciatrice albanese. Fino alla stagione appena conclusa Colturi ha gareggiato in Coppa del mondo e Mondiali con i colori del paese balcanico salendo anche tre volte sul podio (due secondi posti in slalom speciale).
Una corsa contro il tempo
La trattativa sta interessando il Golden Team Ceccarelli (il team di Lara), la Federazione Italiana Sport Invernali, l'omologa albanese e lo stesso Comitato olimpico di Tirana. Il ritorno di Lara in Italia, dove vive e sta completando la maturità, è tutt'altro che semplice. Se da una parte la mamma-allenatrice Daniela Ceccarelli - che è stata campionessa olimpica di supergigante nel 2002 e dal 2022 tecnico dell'Albania - ha chiesto ufficialmente il nullaosta per tornare a gareggiare per l'Italia, dall'altra il Comitato olimpico albanese non ha ancora approvato il trasferimento. E manca poco tempo. Le regole internazionali prevedono che il documento che consente la partenza di un atleta verso un'altra Nazione dovrà essere inviato alla Fis entro l'1 maggio. Senza la concessione del nullaosta della federazione albanese, Colturi prima di gareggiare per l'Italia dovrà attendere dodici mesi rinunciando quindi alla prossima stagione di Coppa del mondo e quindi anche ai Giochi 2026. Ma perché la federazione albanese dovrebbe opporsi? Il problema è nel rapporto tra la famiglia Colturi e la federazione di sci albanese, al di là degli sforzi del governo e del comune di Tirana, sarebbero negativi per motivi economici.
Laura, storia di una predestinata
Oggi, a 18 anni compiuti Lara Colturi è la giovane stella più brillante del mondo dello sci e sarebbe quindi un gran peccato non averla nelle fila azzurre. Finora la sua storia è quella di un talento prodigioso e precoce: gli sci ai piedi da quando aveva 13 mesi, le vittorie nelle categorie giovanili, una squadra creata da Ceccarelli per avere «una scuola d’eccellenza» in cui far crescere la figlia. Nel marzo 2021, ai Campionati italiani children organizzati sullo Zoncolan, Colturi vince in slalom, in gigante e in superG: «Mi ero messa in testa di provare a vincerle tutte, ci sono riuscita», disse Lara in una delle sue prime interviste. La Colturi ha vinto tutte e 20 le ultime gare disputate. Dopo aver dominato nella categoria children, sarebbe dovuta passare nella categoria giovani. Invece, con una decisione resa nota il 26 maggio 2022, passa alla Nazionale albanese. Diventando direttrice tecnica delle Nazionali albanesi e prendendo il passaporto albanese per sé e tutta la famiglia, Ceccarelli ha provato a dare alla figlia il futuro migliore possibile da atleta. A giudicare dai risultati che sta avendo già oggi Colturi non le si può dar torto, ma all’epoca, quando Lara non aveva ancora 16 anni, fu una scelta controversa. E oggi lo è ancora di più.