ROMA - Da Riva di Traiano a Capo Horn in 120 giorni. Prosegue a vele spiegate - nel vero senso della parola - il giro del mondo in solitario di Matteo Miceli, in completa autonomia energetica e alimentare. Questa mattina, 16 febbraio, Miceli a bordo del suo Eco40 ha doppiato il mitico Capo Horn diventando il quinto velista italiano a firmare l'impresa in solitario dopo Ambrogio Fogar, Giovanni Soldini, Simone Bianchetti, Pasquale de Gregorio e Alessandro di Benedetto. Ora Miceli risalirà verso nord per completare il suo giro del mondo e rientrare nello stretto di Gibilterra e da lì a Riva di Traiano. “Questo capo più importante è dedicato al team a terra, senza di loro non sarei mairiuscito ad arrivare fin qui. Non vedo terra da 120 giorni, spero di vedere almeno il faro di Capo Horn a 25 miglia di distanza…“ ha detto Miceli.Dal giorno della partenza ha percorso circa 21.000 miglia e ne mancano ancora circa 9000. Gli ultimi giorni sono stati durissimi con venti a una velocità media superiore ai 50 nodi e raffiche che hanno toccato i 70 (quasi 140 km orari). Ora inizia la lunga risalita dell'Atlantico. Il suo prossimo obiettivo è quello di arrivare a latitudini inferiori a 50 gradi sud dove finirà il pericolo degli iceberg.Eco40, l’imbarcazione con la quale sta compiendo il giro, è completamente attrezzata con pannelli solari idroturbine e generatori eolici per l’autosufficienza energetica, a bordo a fare compagnia a Matteo, la Mora, una gallina livornese imbarcata con Matteo che unitamente alla pesca e ad un orto biologico produce uova per l’autosufficienza alimentare.
Corriere dello Sport
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