E questo è un minuto, una serie di contenuti ideati per comunicare che in isolamento possiamo approfittarne per allenare il nostro cervello e il nostro carattere. Alessandro Geraldini, giornalista e scrittore, ha sempre cercato risposte alla stessa domanda: “che forma stiamo prendendo noi e il nostro mondo?”. Allora due anni fa ha deciso di raccontare e commentare le notizie più interessanti e applicabili alla nostra realtà, prese soprattutto da giornali esteri: dalla politica alla neurobiologia, alla ricerca di contenuti capaci di ispirare. Per farlo ho ideato un format: si chiama appunto “E questo è un minuto”.
Sondaggio: il 40% degli italiani pensa di trascorrere momenti di scarso valore in questi giorni. C’è chi dice che tanti di noi, dopo aver passato una vita a dire “se solo ne avessi il tempo” – riferito a scrivere un libro, imparare una lingua, suonare uno strumento -, oggi che, nonostante il tempo a disposizione, non sono riusciti a fare quello che dicevano di voler fare, sono stati messi davanti alla loro mediocrità. Non è vero: siamo chiusi in casa, stressati, colpiti da immagini che ogni giorno ci ricordano la tragedia in corso, ansiosi per noi stessi, la nostra famiglia, i nostri amici, il nostro lavoro, il nostro paese, il futuro. È tanta roba. Invece di essere ossessionati dalla “produttività”, dal desiderio di capitalizzare questo momento, iniziamo a complimentarci con noi stessi ogni mattina, per la capacità di adattamento e sacrificio che abbiamo dimostrato e stiamo dimostrando. Complimentiamoci con noi stessi e occupiamoci di chi sappiamo incastrato in una spirale negativa. Manca ancora tempo per sconfiggere questo maledettissimo virus. Forza! E questo è un minuto per tifare ognuno di noi
Corriere dello Sport
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