La comunità scientifica è nuovamente in allarme per una nuova variante. Ribattezzata IHU, nome in codice nel database genetico internazionale GISAID è B.1.640.2, sarebbe più mutata del coronavirus SARS-CoV-2. La variante è stata scoperta nel sud della Francia in una dozzina di pazienti. Sono state rilevate 46 mutazioni e 37 delezioni più di Omicron. Non è ancora classificata ufficialmente come variante vera e propria, ma non si esclude che possa destare preoccupazione.

Nuova variante: è resistente ai vaccini?

I dati a disposizione sono ancora pochi e dunque non si sa quanto - e se - sia aggressiva rispetto alle altre mutazioni, e se sia in grado di eludere gli anticorpi neutralizzanti, sia quelli indotti dal vaccino che quelli relativi a un’infezione naturale. Il “paziente zero” è un cittadino del Camerun: i casi in Francia sarebbero tutti legati a lui. A condurre la ricerca è stato un team guidato da scienziati dell'IHU Méditerranée Infection, in collaborazione con i colleghi del Laboratoire de Biologie Médicale SYNLAB, dell'Università di Aix-Marsiglia e dell'istituto INSERM.