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Piero Angela è morto: l'annuncio del figlio Alberto

ANSA

Il divulgatore scientifico, classe 1928, è stato uno dei volti storici della Rai

Piero Angela è morto a 93 anni. Ad annunciare a sorpresa la triste notizia è stato nella giornata di sabato 13 agosto il figlio Alberto che ha condiviso un post sui social dove si legge: "Buon viaggio papà". A commento di una foto sorridente del celebre divulgatore scientifico che per decenni è stato conduttore di Quark e Super Quark su Rai 1

L’ultimo saluto di Angela ai telespettatori

Nei giorni scorsi il giornalista e decano dell’Azienda, ha voluto lasciare al sito Internet del suo programma SuperQuark l’ultimo messaggio di saluto ai telespettatori: "Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana". Ed ancora: "Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia".

Un'avventura straordinaria

Il saluto di Angela poi prosegue con: "È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio".

Il cordoglio di De Laurentis

"Il figlio ne ha raccolto da tempo il testimone attraverso il suo lavoro altrettanto onesto, istruttivo e dinamicamente spettacolare. Una grande perdita", ha commentato con queste parole su Twitter Aurelio De Laurentis, produttore cinematografico e patron del Napoli, la dipartita del divulgatore scientifico.

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