ROMA - Mentre nel mondo non si placa la commozione per la scomparsa di Papa Francesco, morto all'età di 88 anni nella mattina di oggi (21 aprile), una grande folla è attesa per i suoi funerali. L'annuncio della morte è stato dato, nella Cappella di Casa Santa Marta, dal camerlengo, il cardinale Kevin Farrell. Accanto a lui il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, il Sostituto mons. Edgar Pena Parra e il Maestro delle Cerimonie mons. Diego Ravelli.
Funerali Papa Francesco: quando, dove e come si svolgeranno
Le esequie del Pontefice, "tornato alla casa del Padre" come annunciato dal Vaticano, saranno celebrate dal cardinale Giovanni Battista Re (decano del Collegio Cardinalizio) e si svolgeranno a San Pietro secondo le nuove regole stabilite lo scorso anno e pubblicate a novembre dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice. Secondo le volontà dello stesso Papa Francesco così il suo funerale avrà una cerimonia più snella, "con dignità ma come ogni cristiano". Tra le novità introdotte ci sono la constatazione della morte non più nella camera del defunto ma nella cappella e la deposizione immediata dentro la bara per l'esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo del Papa (con l'eliminazione delle tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere), così come le indicazioni necessarie per l'eventuale sepoltura in un luogo diverso dalla Basilica Vaticana (Santa Maria Maggiore il luogo scelto da Papa Francesco). Sono state dunque mantenute le tre "stazioni" classiche, quella nella casa del defunto, quella nella Basilica Vaticana e al luogo della sepoltura. La seconda stazione "nella Basilica Vaticana" considera un'unica traslazione in San Pietro, la chiusura della bara e la Messa esequiale. Nella Basilica Vaticana il corpo del Papa defunto è esposto direttamente nella bara e "non più su un alto cataletto". Infine, la terza stazione "nel luogo della sepoltura" include la traslazione del feretro al sepolcro e la tumulazione. Non ci sono state ancora comunicazioni ufficiali sulla data e l'orario dei funerali ma, secondo le norme dell'Universi Dominici Gregis, si dovrebbero tenere tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, quindi tra venerdì 25 aprile e domenica 27 aprile, considerato che il rito della constatazione della morte ci sarà solo stasera alle 20. La decisione sulla data dovrebbe essere presa nella prima Congregazione dei cardinali. È probabile dunque che le esequie si terranno sabato 26 aprile.
No flying zone e tutti gli altri divieti per il funerale di Papa Francesco
Potenziamento dei contingenti delle forze dell'ordine nell'area attorno a San Pietro, no fly zone già operativa, percorsi dedicati ai fedeli per evitare la calca, riunioni in prefettura e attivazione del Centro per la gestione eventi nella sala operativa della Questura. Non appena arrivata la notizia della morte di papa Francesco è scattato il piano sicurezza a Roma. "Sono stati immediatamente rafforzati i servizi, l'avvicinamento dei fedeli è notevole" ha detto il prefetto Lamberto Giannini che poi ha presieduto due riunioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno partecipato i vertici delle forze dell'ordine capitoline, rappresentanti della gendarmeria vaticana e il sindaco Roberto Gualtieri. L'obiettivo è che da oggi e fino a quando sarà eletto il nuovo papa tutto possa svolgersi in "sicurezza e con il rispetto dovuto al Pontefice", soprattutto per quanto riguarda i funerali, ha sottolineato Giannini. La premier Giorgia Meloni ha chiesto al capo Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano di attivare le azioni necessarie per garantire l'afflusso e l'assistenza dei fedeli che raggiungeranno Roma e ha convocato un Consiglio dei ministri ad hoc che lo nominerà commissario straordinario per i funerali. Sostanzialmente, al Dipartimento della Protezione civile sarà affidato il compito di occuparsi di tutta la gestione dell'evento ad eccezione degli aspetti relativi alla sicurezza, dunque dall'organizzazione dei posti medici avanzati alla distribuzione dell'acqua, dal potenziamento delle reti telefoniche alla gestione dell'afflusso e del deflusso dei pellegrini. In attesa della data precisa delle esequie, la Questura è già al lavoro sul dispositivo imponente che dovrà essere messo in campo.
L'area di piazza San Pietro sarà super blindata, anche in considerazione del fatto che sono attesi capi di Stato e di governo in arrivo da Paesi di tutto il mondo. Ci saranno bonifiche accurate anche nel sottosuolo e verranno schierati motociclisti, tiratori scelti, artificieri e nuclei cinofili delle diverse forze di polizia. In campo anche la polizia fluviale per il pattugliamento del Tevere e delle banchine. Mobilitate le unità Nbcr dei pompieri, esperte contro la minaccia nucleare, batteriologica, chimica e radiologica e il personale speleo-alpino-fluviale (Saf), specializzato in interventi di recupero di persone ferite in situazioni particolarmente difficili. Saranno predisposti varchi d'accesso alla piazza con metal detector presidiati dalle forze dell'ordine che controlleranno l'afflusso dei fedeli. Impiegati, inoltre, dispositivi anti-drone in dotazione alle forze armate e un prezioso contributo arriverà poi dagli 'occhi elettronici' delle telecamere cittadine. Allertato il sistema di soccorso con ambulanze pronte a intervenire in caso di malori e gli ospedali più vicini ad accogliere eventuali pazienti. Massima attenzione agli arrivi e agli spostamenti delle alte cariche straniere che raggiungeranno la Capitale. Sotto la lente, infine, gli scali aeroportuali oltre a stazioni, caselli autostradali e alle principali direttrici cittadine per monitorare l'afflusso di migliaia di fedeli che raggiungeranno Roma. Verranno controllate attentamente anche le stazioni metro, le principali arterie stradali, il centro storico e gli obiettivi sensibili dislocati nei diversi quadranti della città.