Trent'anni fa, esattamente il 26 maggio 1995, Bill Gates inviava un lungo memorandum interno ai vertici della Microsoft Corporation, annunciando l'adozione di Internet, che avrebbe contribuito a plasmare il panorama digitale della seconda metà degli anni Novanta. "Gli sviluppi di Internet nei prossimi anni definiranno il corso del nostro settore per molto tempo a venire", scriveva così in un messaggio ai dipendenti della propria azienda. Nella lettera digitale si avvertiva un senso di urgenza, ma anche l'assoluta necessità di adottare questa nuova tecnologia a cui assegnava "il più alto livello di importanza" per l'azienda. "In questa comunicazione, desidero chiarire che la nostra attenzione nei confronti di Internet è fondamentale per ogni aspetto della nostra attività. Internet è lo sviluppo più importante dall'introduzione del Pc Ibm nel 1981. È persino più importante dell'avvento dell'interfaccia grafica", cioè di quello che aveva reso popolari i computer in tutte le case. Insomma, Gates aveva dato uno sguardo al futuro e aveva già visto come questa tecnologia avrebbe cambiato le nostre vite. E col tempo la sua profezia è diventata realtà. Ora Gates ha lanciato quella sull'intelligenza artificiale, che potrebbe ribaltare di nuovo tutto entro un decennio.
La nuova profezia di Bill Gates
"Nei prossimi cinque anni non dovrai utilizzare app diverse per attività diverse. Dirai semplicemente al tuo dispositivo, nel linguaggio di tutti i giorni, cosa vuoi fare", ha fatto sapere di recente Bill Gates a proposito dell'AI. E poi: "Nel prossimo futuro, chiunque sia online sarà in grado di avere un assistente personale alimentato dall'intelligenza artificiale che va ben oltre la tecnologia di oggi". A quanto pare una seconda ondata che travolgerà le nostre vite dopo Internet. Dello stesso avviso anche Satya Nadella, che oggi guida proprio Microsoft. Secondo il ceo dell'azienda di Redmond, l'impatto dell'intelligenza artificiale sarà altrettanto profondo. "Il messaggio di Bill nel 1995, mi sembra proprio così. Penso sarà altrettanto grande".