I SOCCORSI - L'avvocato Luis Vaghi è stato invece tra i primi a entrare nell'aula dove Giardello ha ucciso le altre due persone: "È passata una bella mezz'ora prima che arrivassero i soccorsi", ha detto intervistato da Radio24. Si è salvato Stefano Verna, che conosceva Giardello e stava aspettando il suo turno al terzo piano per testimoniare nell'aula dove si stava svolgendo il suo processo. Era stato un cliente del suo studio di commercialista, aveva seguito i conti delle sue imprese per poi abbandonarlo e diventare uno dei suoi creditori. Giardello gli ha sparato due colpi, uno al piede e uno alla coscia, ma Verna è uscito da solo dal Tribunale, dall'ingresso di via Manara. "Ho visto quest'uomo che sanguinava - ha spiegato l'avvocato Massimo Zappaterra - e allora ho preso uno straccio dal bar di fianco per tamponargli le ferite, in attesa che arrivasse l'ambulanza". "Sono vivo ma non so cosa mi rimarrà nella testa dopo questa esperienza", ha poi detto agli amici Verna, ricoverato al Santa Rita. "Ho visto colpire delle persone. Ho visto morire un testimone davanti a me", ha detto il pm Luigi Orsi, che si trovava in udienza quando Giardiello ha sparato, dopo aver sostituito all'ultimo minuto il pm Bruna Albertini. "Avrebbe sparato o comunque fatto del male anche a lei se solo fosse stata in aula", riflettono i suoi colleghi. Increduli, spaventati e anche arrabbiati. Dopo esser stati evacuati dal palazzo, in molti si chiedevano come potesse essere entrata una pistola in uno dei luoghi più sorvegliati della città."C'è stata una totale carenza nel sistema di sicurezza", ha detto l'avvocato Vinicio Nardo. "Non c'è sicurezza in questo palazzo, o è del tutto inadeguata", ha ribadito il presidente della Decima Sezione Giovanna Gentile. "Sinora il sistema aveva sempre funzionato", ha detto il procuratore Edmondo Bruti Liberati. Ma da oggi nel Palazzo di Giustizia di Milano tutti si sentono un po' meno sicuri.
I SOCCORSI - L'avvocato Luis Vaghi è stato invece tra i primi a entrare nell'aula dove Giardello ha ucciso le altre due persone: "È passata una bella mezz'ora prima che arrivassero i soccorsi", ha detto intervistato da Radio24. Si è salvato Stefano Verna, che conosceva Giardello e stava aspettando il suo turno al terzo piano per testimoniare nell'aula dove si stava svolgendo il suo processo. Era stato un cliente del suo studio di commercialista, aveva seguito i conti delle sue imprese per poi abbandonarlo e diventare uno dei suoi creditori. Giardello gli ha sparato due colpi, uno al piede e uno alla coscia, ma Verna è uscito da solo dal Tribunale, dall'ingresso di via Manara. "Ho visto quest'uomo che sanguinava - ha spiegato l'avvocato Massimo Zappaterra - e allora ho preso uno straccio dal bar di fianco per tamponargli le ferite, in attesa che arrivasse l'ambulanza". "Sono vivo ma non so cosa mi rimarrà nella testa dopo questa esperienza", ha poi detto agli amici Verna, ricoverato al Santa Rita. "Ho visto colpire delle persone. Ho visto morire un testimone davanti a me", ha detto il pm Luigi Orsi, che si trovava in udienza quando Giardiello ha sparato, dopo aver sostituito all'ultimo minuto il pm Bruna Albertini. "Avrebbe sparato o comunque fatto del male anche a lei se solo fosse stata in aula", riflettono i suoi colleghi. Increduli, spaventati e anche arrabbiati. Dopo esser stati evacuati dal palazzo, in molti si chiedevano come potesse essere entrata una pistola in uno dei luoghi più sorvegliati della città."C'è stata una totale carenza nel sistema di sicurezza", ha detto l'avvocato Vinicio Nardo. "Non c'è sicurezza in questo palazzo, o è del tutto inadeguata", ha ribadito il presidente della Decima Sezione Giovanna Gentile. "Sinora il sistema aveva sempre funzionato", ha detto il procuratore Edmondo Bruti Liberati. Ma da oggi nel Palazzo di Giustizia di Milano tutti si sentono un po' meno sicuri.