MILANO - È morto nelle scorse ore Filippo Penati, ex presidente della provincia di Milano e sindaco di Sesto San Giovanni. Nato a Monza nel 1952, Penati era malato da tempo. “È il cancro la mia sfida", aveva detto alla fine dello scorso mese di luglio.
La carriera politica
Iscritto sin da giovane al Partito Comunista Italiano, negli anni '80 inizia a dedicarsi alla funzione di pubblico amministratore nel suo comune di residenza, Sesto San Giovanni, città tra Milano e Monza dalla tradizionale forte presenza operaia. Nel 1994, alla guida dell'Alleanza dei Progressisti, una coalizione composta interamente da partiti di sinistra che si richiama direttamente a quella guidata a livello nazionale da Achille Occhetto, è il primo sindaco di Sesto eletto direttamente dai cittadini, e occupa la carica di primo cittadino sino al 2001. Nel 2004, alla scadenza del mandato della Presidente provinciale di centro-destra, Penati decide di candidarsi alla poltrona alla guida di una coalizione di centro-sinistra e, il 27 giugno, al secondo turno delle amministrative del 2004, ottiene 870.653 voti, risultando eletto alla guida della Provincia di Milano fino al 2009. Nel 2010 è il candidato del PD con il centro-sinistra alla presidenza della Lombardia, ma viene rieletto presidente Roberto Formigoni del centro-destra per la quarta volta, mentre Penati in rappresentanza delle minoranze viene eletto dal Consiglio regionale vicepresidente dello stesso. A causa di indagini che lo vedono coinvolto, nel 2011 si dimette dalla carica.
Le vicende giudiziarie
Lo scorso luglio quando la Corte dei Conti della Lombardia lo condannò in appello, insieme ad altre undici persone per la vicenda della compravendita del 15% delle azioni della Milano-Serravalle dal gruppo Gavio che risale al 2005, Penati rivelò pubblicamente la sua malattia: "Un anno fa - spiegò - mi è stato riscontrato un cancro, e i medici concordano che è anche conseguenza della mia vicenda giudiziaria. Da un anno sto combattendo. Questa è la sfida più importante della mia vita. Della vicenda Serravalle - aveva concluso - si occuperanno i miei legali".