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Coronavirus, per l'Isis è flagello inviato da Dio

Il COVID-19, per tale ragione, colpirebbe infedeli e apostati, cioè Europa e Iran sciita 

BEIRUT (LIBANO) - Per l'Isis il Coronavirus è un flagello mandato da Dio per punire chiunque egli consideri sia da punire. Nell'ultimo numero di Naba, la rivista elettronica dello "Stato islamico", si legge che il Covid-19 è "un tormento mandato da Dio a chiunque egli voglia". E dopo aver invitato i fedeli musulmani a tenere tutte le precauzioni per evitare il contagio, il messaggio è che il Coronavirus colpisce con maggior ferocia "le nazioni degli infedeli e degli apostati". E tra questi si citano in particolare l'Europa e l'Iran sciita, uno dei principali focolai in Asia. Per questo motivo, prosegue Naba, i fedeli musulmani "non devono entrare nelle zone colpite dal virus". E coloro che sono stati contagiati "non devono uscire dalle zone colpite" dalla pandemia.

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