IBIZA (Spagna) - Sono ancora gravissime le condizioni di Antonio Amore, il 28enne originario di Napoli, rimasto ferito in una sparatoria avvenuta durante una festa organizzata in una villa a Santa Eularia ad Ibiza. È originario di Napoli anche l'uomo, il 33enne Michele Guadagno, ricercato in tutti i modi dalla Guardia Civil e considerato il responsabile della sparatoria: Guadagno, dopo alcune ore di latitanza, si è consegnato alle forze dell'ordine in mattinata. Tutta la comunità di Ibiza è sconvolta perché un'esecuzione in piena regola non si vedeva da molti anni sull'isola. E la cosa che preoccupa ancora di più è il fatto che i due protagonisti siano persone che vivono da anni sull'isola.

La ricostruzione

Secondo gli inquirenti la festa clandestina, nonostante vaccini e contagi bassi resta ancora tutto chiuso nell'isola, era stata organizzata da Antonio Amore che vive nella villa del party. Non è chiaro se Guadagno fosse stato invitato. Quello che i testimoni hanno raccontato è che è arrivato in auto con un'altra persona, forse una ragazza, e dopo poco ha sparato, fuggendo immediatamente. La prima ipotesi è stata quella della gelosia per una donna, ma la violenza dell'azione ha costretto gli investigatori a prendere in esame anche altre ipotesi.

Le reazioni

Tutti Ibiza è sconvolta e in queste ultime ore molti puntano il dito contro 'certi' italiani. Nei commenti agli articoli dei giornali locali si possono leggere frasi del tipo: "In estate vengono molti esponenti del giro della criminalità organizzata italiana, della mafia, della camorra. Quando rubano un Rolex, è stato un vostro connazionale". Oppure: "L'incidente con le moto d'acqua, la tizia che non voleva indossare la mascherina sull'aereo per Ibiza, la ragazza scaraventata giù dal balcone di un hotel e uccisa, ora la sparatoria: c'entrano sempre gli italiani".