BERNA (Svizzera) - Una tragica fine dopo una vita da latitante. L’ex calciatore elvetico Marco Muller è morto all’età di 71 anni. Negli anni Settanta aveva vinto il titolo svizzero con lo Young Boys collezionando diverse presenze con le squadre giovanili della nazionale, e successivamente aveva giocato con il Delemont. Ma al termine della carriera da calciatore, Muller intraprese una carriera criminale tanto da guadagnarsi il soprannome di Robin Hood svizzero.

Muller, una latitanza di 36 anni

Negli anni '80 l’ex calciatore ha portato a termine una serie di rapine a banche e furgoni portavalori mettendo insieme una refurtiva di oltre 2,5 milioni di sterline. Arrestato e accusato di tali crimini, riuscì a fuggire di prigione mentre stava scontando una pena per una serie di rapine a mano armata. Nuovamente arrestato, riuscì nuovamente a evadere nel 1988 mentre era in custodia cautelare nel carcere di Berna: da quel giorno, si persero le tracce. La storia di Muller è finita tragicamente il mese scorso quando il suo corpo è stato rinvenuto lungo una linea ferroviaria vicino alla sua città natale Bassecourt dopo un suo gesto estremo. La sua identità è stata confermata dal test del DNA.