Le piramidi dell'Antico Egitto? Non solo un privilegio per ricchi. Per anni si è pensato che le piramidi siano state erette come tombe di faraoni e nobili ma di recente sono stati trovati al loro interno scheletri di persone con segni di intensa attività fisica. La scoperta di un team di archeologi è stata fatta in una piramide a Tombos, nel Sudan settentrionale, al confine con l'Egitto. I resti risalgono a 3.500 anni fa e sembrano appartenere a persone di basso rango sociale per l'epoca. Funzionari, scribi e artigiani: tutte persone rigorosamente estranee alla nobiltà. Questa scoperta, pubblicata sul Journal Of Anthropological Anthropology, potrebbe ridefinire il modo in cui consideriamo questi antichi mausolei. "Penso che per troppo tempo abbiamo pensato che le piramidi fossero solo per i ricchi", ha dichiarato l'autrice dello studio Sara Schrader, professoressa di archeologia all'Università di Leida, nei Paesi Bassi.
Nelle piramidi non c'erano solo faraoni e nobili
Secondo i ricercatori i faraoni e i nobili molto probabilmente venivano sepolti insieme ai loro sudditi affinché continuassero a servirli nell'aldilà."Le tombe piramidali, un tempo considerate il luogo di riposo finale dell'élite, potrebbero aver incluso anche personale di basso e alto rango. Le diverse aree cimiteriali e i tipi di tomba suggeriscono un quadro complesso di individui fisicamente attivi e meno attivi", hanno aggiunto gli studiosi. Da segnalare poi che sebbene le piramidi siano da sempre sinonimo di Egitto, circa 80 piramidi furono costruite all'interno del regno di Kush, oggi situato nell'attuale Sudan. Tuttavia le più spettacolari restano quelle egiziane: tra queste la Piramide di Gaza e la piramide a gradoni di Djoser.