Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Sanremo, Leotta-Balivo: partita dura tra hackeraggio e spacco

Un tweet della presentatrice di Raidue contro la giornalista di Sky ha scatenato il putiferio sui social. Ascolti record

ROMA - Quando la partita si gioca anche sul web lo scontro risulta molto spesso più duro, quasi spietato. La prima serata del festival di Sanremo ci ha regalato la sfida a distanza Leotta-Balivo. Sul campo dell’Ariston la giornalista di Sky, presenza singolare accompagnata da molte polemiche, è scesa con le migliori intenzioni; il messaggio era uno, "Ragazzi, denunciate il cyberbullismo", e sicuramente era questo l’avversario che aveva intenzione di affrontare, ma dalla piattaforma Twitter Caterina Balivo ha tuonato: "Non puoi parlare della violazione della privacy con quel vestito e con la mano che cerca di allargare lo spacco della gonna". L’intervento a piedi uniti della presentatrice aversana ha scatenato la discussione che ha toccato anche punte bassissime.

IL PROBLEMA - Quando si parla di violenza, però, di qualsiasi tipo essa sia, bisogna prendere atto che chi l'ha subìta sia automaticamente vittima, senza 'se' e senza 'ma'. La vendetta, sebbene il torto subito sia dei più gravi, non è giustificabile. Lo stupro, anche se la vittima indossava minigonna e perizioma, non è giustificabile e l'hackeraggio di foto intime nonostante il soggetto abbia più volte mostrato le proprie forme non è giustificabile. Nessuno può permettersi di divulgare le foto private di Rocco Siffredi o di qualsivoglia porno star solo perché un po' tutti hanno avuto modo di godere dei benefici di madre natura, così come nessuno può permettersi di sequestrare Carlo Cracco e costringerlo a preparare leccornie per sé solo perché in televisione ha fatto sapere che ama cucinare.  

IL GRANDE RITORNO: TOTTI OSPITE A SANREMO

LA SPIEGAZIONE - In buona fede, si vorrebbe dire che quanto espresso dalla Balivo voglia mettere l'accento sul fatto che trattare un tema così importante e delicato mettendo in mostra quelle forme oggetto di hackeraggio, fosse inopportuno e rendesse meno serio l'argomento. Ma, magari avrà sbagliato la forma, magari avranno travisato in molti, quanto passa è questo: "Te la sei cercata". E poiché quando si subisce violenza la vittima non ha mai colpe, va sottolineato che Diletta Leotta, così come ogni donna o uomo in un Paese democratico, ha il diritto e la libertà di mostrare quanto vuole e a chi vuole. Tutto il resto è reato.

DILETTA LEOTTA, SPLENDIDA A SANREMO -  BOOM DI ASCOLTI PER LA PRIMA SERATA

LA REPLICA - Come è facilmente immaginabile il tweet ha scatenato non poche polemiche, molte delle quali divenute, a loro volta, accuse e insulti nei confronti della Balivo. La conduttrice ha così deciso di chiarire sottolinendo che le frasi infelici erano mirate ad esprimere un'opinione in merito all'atteggiamento della collega: "ma me ne dispiace, non sono nessuno per giudicare una donna".

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi