Alessandra Canale ha vinto la causa contro la Rai: riceverà un risarcimento di 45mila euro per danno d'immagine dovuto alle mansioni lavorative assegnatole dal 2006 al 2013. Come riportato dal Corriere della Sera, per i giudici la Canale è stata costretta ad inattività lavorativa forzata. La tv di Stato dovrà aggiungere a questa somma anche altri 8 mila e 830 euro come danno biologico.
Perché Alessandra Canale ha vinto la causa contro la Rai
La querelle tra Alessandra Canale e la Rai è di fatto iniziata nel 2002, quando la conduttrice ha denunciato l'emittente in diretta tv per averla ingiustamente esclusa dal ruolo che l’aveva resa famosa e amata dal pubblico, ovvero quello dell'annunciatrice. Tra il 2006 e il 2013, la Canale si è trovata in uno stato di forzata inattività, un periodo molto duro che ha avuto un impatto significativo sulla sua immagine e carriera professionale.
Alessandra Canale soddisfatta della vittoria contro la Rai
La vittoria legale è stata commentata da Alessandra Canale sui social. "Dopo 20 anni di sofferenza, lacrime ed amarezza finalmente ho ottenuto giustizia: ho vinto! Ora attendo che mi venga riconosciuto un ruolo adeguato, come è giusto che sia. Ringrazio di cuore il mio avvocato, che forse più di tutti ha creduto in me e la mia famiglia in particolare mio figlio che ha sofferto silenziosamente per la mia disperazione. La giustizia è lenta, ma esiste – ha scritto su Instagram – Un ringraziamento particolare va al Presidente della Repubblica per il suo costante impegno nel garantire i diritti di tutti i cittadini".
Cosa fa oggi Alessandra Canale, che fine ha fatto
Oggi Alessandra Canale continua a lavorare in televisione: dal 2016 fa parte della struttura Rai Pubblica Utilità dove presenta le rubriche Rai CCISS (ora Rai Mobilità), Onda verde, Meteo Sera e Meteo Europa.