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Le Finals di Bill Walton, con la testa all'Italia...

A Cleveland per le Finali NBA, chiacchierata col grandissimo centro che dominava negli anni 70-80. E che sa molte cose del nostro paese...

ROMA - Il grande Bill Walton (foto), leggenda dell'NBA anni 70-80, era a Cleveland (ma ora si è trasferito ad Oakland per gara5, domenica notte alle 2,00 italiane, diretta SkySport) per seguire le Finals, ospite d'onore sia come vecchia gloria della Lega che come padre di Luke Walton, anche lui ex giocatore ed ora assistente di Steve Kerr ai Warriors.

In una lunga chiacchierata con i media, il 63enne Walton, due volte campione NBA nel 1977 e 1986 con Portland e Boston, ha commentato le prime quattro partite di finale e si è soffermato a lungo sul sempre più accentuato carattere di internazionalità della Lega. «Il fatto che l'eroe di una Finale NBA possa venire da qualunque parte del mondo non potrà che rendere la Lega sempre più popolare a livello globale. Guardo a Dellavedova, che arriva dall'Australia, o Mozgov dalla Russia, o anche Barbosa dal Brasile, e mi esalto».

Dalla globalizzazione, Walton è passato a parlare dell'Italia, che conosce molto bene. «Amo andarmene in giro per l'Italia, soprattutto con la bici. L'ho fatto tante volte. Sono grande amico di Dino Meneghin, ma l'Italia anche è il paese di Dan Peterson, Mike D'Antoni, e poi di Kobe Bryant... Sono felice del fatto che i Boston Celtics torneranno a giocare a Milano in prestagione, un'occasione in più per coinvolgere la gente e farle amare questo nostro grande sport».

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