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A2 Est, Fortitudo-Treviso ma attenti a Verona e Brescia

Le ultime due squadre italiane a giocare la finale di Eurolega si ritrovano nel secondo campionato, in un girone in cui Tezenis e Centrale del Latte partono favorite. Outsider Mantova e Trieste

ROMA – Fortitudo Bologna contro Treviso, una classica del nostro basket: cinque volte finale-scudetto nel giro di un decennio, compreso il 2006, ultima volta all'atto conclusivo per entrambe, quando si sfidavano Marco Belinelli e Andrea Bargnani, Erazem Lorbek e Ramunas Siskauskas, Jasmin Repesa e David Blatt. Oggi le ultime due italiane a giocare la finale di Eurolega (Treviso nel 2003, Fortitudo nel 2004) si ritrovano in A2 con due tecnici di grande nome, passati da entrambe le sponde bolognesi: Matteo Boniciolli e Stefano Pillastrini.

SFIDA – La Fortitudo conferma gli uomini della promozione come il '97 Candi (play con prospettive interessanti), Montano, Sorrentino, Raucci, Iannilli e il sette volte tricolore di Siena Marco Carraretto (foto), gli Usa sono l'esterno Flowers e il rimbalzista Ed Daniel. La De' Longhi, che ha vinto l'ultima A2 Silver, riparte da Fantinelli, Fabi, Powell, Negri e Rinaldi, l'altro Usa è la guardia Corbett, l'attrazione è Davide Moretti, figlio d'arte, considerato il miglior '98 d'Italia.

PROTAGONISTE – Le due favorite sembrano però Verona e Brescia, prima e seconda nell'ultima regular season: la Tezenis cambia tutto e riparte da Marco Crespi e da tante novità sia nel pacchetto italiano (Spanghero, Lorenzo Saccaggi, Cortese, Da Ros, Michelori) che tra gli stranieri, con la guardia Rayvonte Rice, rookie da Illinois, e il pivot Vitalis Chikoko, finalista con Reggio Emilia. La Centrale del Latte di Andrea Diana conferma pilastri come Fernandez, Passera, Alibegovic e Cittadini, punta su cambi collaudati come Bushati e Bruttini, mentre gli stranieri sono la guardia Reginald Holmes (sfiorava i 24 punti di media in A2 turca) e l'ex Biella e Cantù Damian Hollis. Da vedere il lungo classe '97 Leonardo Totè, di scuola Venezia. Attesa ad un ruolo da protagonista Mantova, che in attesa di ingaggiare i due stranieri ha messo a disposizione di Alberto Martelossi l'esperienza di Di Bella, Gergati, Ndoja e Gandini e il talento di Moraschini e Amici.

INCOGNITE – Da vedere Trieste di Eugenio Dalmasson, che attorno ad Andrea Pecile – che per la prima volta gioca nella sua città natale – punta sulla gioventù di Zahariev, Parks, Bossi, Baldasso, Landi e Pipitone, un cast di supporto da 21 anni di media. Interessante anche l'Andrea Costa Imola di Giampiero Ticchi, con le conferme di Karvel Anderson e Prato, e con il bizzoso Leonard Washington accanto al totem Michele Maggioli. Da non sottovalutare Ferrara: la Bondi di Alberto Morea va con l'esperienza di Losi, Ibarra, Ryan Bucci, Lestini e soprattutto Brkic, e con l'atletismo dello svedese Rush e di Rhett.

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