Dopo Sarr è toccato ad Achille Lonati e i prossimi potrebbero essere Suigo e Garavaglia. C’è un nuovo corso azzurro che sta crescendo e per il salto di qualità si punta agli Stati Uniti. La notizia di questi giorni, infatti, è come la guardia cresciuta nell’Olimpia Milano sia passata al college di St.Bonaventure. Un annuncio che arriva a una settimana dal suo debutto in Eurolega e dopo essersi messo in mostra la scorsa estate con la conquista della medaglia d’argento ai mondiali del 2017.
Lonati, il ruolo di Adrian Wojnarowski
A formalizzare l’accordo e renderlo noto ci ha pensato Adrian Wojnarowski, ex giornalista di riferimento del basket a stelle e strisce di ESPN e oggi general manager dell’ateneo che ha contrattualizzato Lonati, battendo la concorrenza di altri college prestigiosi, come VCU, Xavier, Texas Tech e Santa Barbara. Il gioiellino azzurro, infatti, giocherà per l'università della cittadina di Olean (New York) nel prossimo campionato di Division I della NCAA. Un giocatore come il ragazzo di Groppello Cairoli, nato dunque a due passi da Magenta, sulla carta avrebbe potuto anche puntare a college di un livello superiore, provando anche a strappare un contratto Nil più vantaggioso da un punto di vista economico, ma la differenza in questo caso l’ha fatta il feeling con il creatore delle famose “Woj Bomb”, le notizie bomba in Nba. “Ho instaurato un rapporto bellissimo con Achille, la sua famiglia e con il suo agente Andrea Grossi, che è stato fondamentale in tutto il processo - ha raccontato Wojnarowski - ci ha aiutato anche la familiarità che ho con Ettore Messina che conosco da quando lavorava a San Antonio. Il contesto nel quale Achille è cresciuto cestisticamente secondo me è molto importante, allenarsi vedendo appese in palestra le foto di gente come Mike D’Antoni, Bob McAdoo o Dino Meneghin, in un ambiente nel quale si respira tradizione e vittorie è qualcosa di unico. Achille è un vincente e siamo convinti aiuterà anche St. Bonaventure a vincere”.
Lonati, quanto guadagnerà
Lonati guadagnerà, bonus compresi, nella prossima stagione una cifra vicina ai 350.000 dollari. Soldi che sarebbero potuti essere addirittura di più qualora avesse scelto un college di prima fascia, come nel caso di Dame Sarr. Ma una cosa oggi è certa: così diventerà sempre più difficile per le società italiane ed europee trattenere i propri talenti perché difficilmente i club del nostro continente potranno pareggiare offerte del genere e così facendo anche il futuro di talenti come Suigo, Perez, Garavaglia e tanti altri sembra quindi segnato.