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Datome: “Abbiamo fame e vogliamo Rio”

Il capitano azzurro: “Siamo cresciuti ma possiamo portare a casa qualcosa di concreto. Vorremmo esserci tutti”

LILLA – Gigi Datome ha sofferto dalla panchina, da capitano non giocatore a causa dei problemi all'inguine che lo hanno fermato sin dal secondo match, contro l'Islanda. Ma è stato ugualmente un collante per un gruppo capace di cerscere giorno dopo giorno. Fino a correggere l'errore commesso due anni: “Quando dopo la sconfitta nei quarti contro la Lituania perdemmo il giorno dopo contro l'Ucraina e poi la finale per il 7° posto contro la Serbia, e non ci qualificammo per i Mondiali. Un conto è dire di cancellare e giocare con la testa libera, un altro conto è farlo. E questa volta, dopo una sconfitta dolorosa come quella di ieri contro la Lituania, l'abbiamo fatto”.

OBIETTIVO – Datome promuove l'Italia capace di chiudere al quinto posto nonostante il girone complicato nella prima fase e gli acciacchi: “Meglio di così ci sarebbe stata soltanto una medaglia, persa ieri per dettagli ed episodi. E contro una squadra che domani giocherà contro la Serbia. Non ho nulla da dire ai miei compagni, che hanno dato tutto. La squadra è andata oltre i miei problemi, lo stesso Bargnani ha giocato sopra il dolore ieri e oggi”.

PREOLIMPICO – Guardando avanti, Datome – che lascia la NBA per giocare in Turchia con il Fenerbahce – esprime un auspicio: “Ci prendiamo il Preolimpico, possiamo tornare alle Olimpiadi dopo 12 anni. Partiamo da qui, è presto per parlarne ma sarebbe ancora più bello e facile puntare su questo gruppo che è cresciuto tanto, ma ha ancora fame e può portare a casa qualcosa di concreto".

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