ROMA - La Serbia batte la Russia 87-79 e raggiunge la Slovenia in finale. Un successo tutt'altro che agevole per gli uomini di Djordjevic - ancora una volta trascinati da Bogdanovic (24 punti, 4 rimbalzi e 3 assist) e da Marjanovic (18 punti, 6 rimbalzi e 4 assist) - che hanno dovuto fare i conti con una Russia mai doma e sospinta dai siluri dell'incontenibile Shved (33 punti con 6/15 da tre punti e 11/12 ai liberi), che a 4 minuti dal suono dell'ultima sirena si è ritrovata a un solo possesso di distanza. La grande freddezza di Micic e la classe cristallina di un sensazionale Bogdanovic hanno però permesso alla Serbia di non cestinare quanto di buono costruito nei primi tre quarti e condurre in porto il successo.    

TENTATIVI DI FUGA - Dopo un primo quarto sostanzialmente equilibrato e concluso sul 25-20 in favore della Serbia, Marjanovic si è letteralmente scatenato diventando l'assoluto padrone dell'area russa e segnando 11 punti in 10 minuti che hanno aiutato la Serbia a firmare il parziale di 14-0 che ha fatto sprofondare la Russia a -16 pochi istanti prima dell'intervallo lungo a cui le squadre si sono affacciate sul 48-34. Nella terza frazione è arrivata la grande reazione dei russi che grazie alle triple di Shved, Fridzon e Vorontsevich, hanno cominciato a tamponare l'emorragia spaventando una Serbia che si è trovata anche a fare i conti con l'infortunio alla caviglia di Jovic. Una volta ricucito lo strappo la Russia è riuscita a non far più scappare gli avversari ritrovandosi persino a -2 con 4 minuti ancora da giocare. Nel finale però è nuovamente emerso lo straripante talento di Bogdanovic, che in un amen ha siglato 5 punti che hanno definitivamente affossato le ambizioni russe.